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Cronaca Di Negro / Via Bersaglieri d'Italia

Controlli di polizia in metropolitana, tre arresti

Tre uomini, condotti in questura per l'identificazione dopo essere stati fermati presso la stazione metropolitana di Principe, sono stati arrestati per aver reagito violentemente al tentativo degli agenti di rilevare le loro impronte

Ieri mattina, nel corso di un servizio di controllo straordinario nella stazione metropolitana di Principe, i poliziotti hanno notato tre stranieri, che, alla vista degli operatori in divisa, hanno tentato di allontanarsi velocemente. Fermati per un controllo, i tre hanno esibito tre carte di identità italiane da subito apparse false per via di difformità nella carta, nei timbri e nelle numerazioni progressive.

Con i nominativi riportati sui documenti, riferibili a un somalo di 24 anni, a un 27enne della Guinea e a un sudanese di 28 anni, non sono emersi precedenti di polizia, ma non è risultato alcun permesso di soggiorno. Per tale motivo i tre sono stati condotti in questura per le procedure di identificazione ma gli stessi, nonostante i tentativi di mediazione condotti anche con l'ausilio di un interprete, si sono rifiutati di fornire alcuna indicazione sulla propria identità e di sottoporsi alle procedure foto-dattiloscopiche.

All'ennesimo tentativo di rilevare le impronte digitali i tre hanno reagito violentemente, iniziando a strattonare i poliziotti. Uno di essi in particolare, il più giovane, ha colpito violentemente al braccio un agente, causando lesioni giudicate guaribili in 5 giorni.

Per questo motivo il 24enne è stato arrestato per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, nonché denunciato per il reato di rifiuto d'indicazione sulla propria identità personale.

Gli altri due sono stati a loro volta arrestati per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e denunciati per il rifiuto d'indicazione sulla propria identità personale e per reati di falsità materiale.

Gli arrestati sono stati associati presso il carcere di Marassi a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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