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Cronaca Centro / Via dei Santi Giacomo e Filippo

Iren, doppio presidio di protesta dei lavoratori

In una nota Iren ha espresso «sincero stupore» per la decisione dei sindacati di organizzare la protesta

Questa mattina si è svolto un doppio presidio, organizzato da Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil insieme alle Rsu di Iren, in via di Gavette e davanti alla sede di via Santi Giacomo e Filippo. La protesta fa seguito alla rottura del tavolo nazionale e alle scelte unilaterali da parte dell’azienda su premio di risultato e cancellazione dei buoni pasto, spiegano i sindacati.

In una nota Iren ha espresso «sincero stupore» per il presidio. Il Gruppo tiene a ricordare di aver scelto di non ricorrere per l’intera durata dell’epidemia Covid-19 ad ammortizzatori sociali per senso di solidarietà e responsabilità nei confronti dei settori più deboli dell'economia introducendo diverse iniziative innovative che hanno consentito a tutti gli oltre 8.000 dipendenti del Gruppo di non subire alcuna decurtazione della retribuzione.

In merito alle contestazioni delle organizzazioni sindacali, il Gruppo precisa che:

premio di risultato: il 29 maggio Iren ha comunicato alle Organizzazioni Sindacali l’intenzione di riconoscere un premio di risultato per l’anno 2019, tenendo conto anche della disponibilità del personale operativo nel periodo dell’emergenza Covid-19.
Tale premio, sulla base dei risultati raggiunti, ha avuto un riconoscimento medio – particolarmente elevato – pari al 96%, con valori per le diverse Business Unit oscillanti tra il 102% e il 94%. I risultati non raggiunti sono dovuti principalmente al fenomeno dell’assenteismo.

Per quanto riguarda il premio di risultato 2020, l’azienda ha già comunicato ai sindacati la propria disponibilità a tenere conto dell’impegno sul campo dei propri dipendenti nella complessa gestione dell’emergenza Covid-19.

Buoni pasto: prima dell’avvio dell’emergenza Covid-19, i dipendenti del Gruppo con sede in Liguria (Genova e La Spezia, le uniche due sedi del Gruppo sprovviste di mensa aziendale) avevano la possibilità di lavorare un giorno a settimana da casa in modalità smart-working vedendosi riconosciuto l’equivalente buono pasto. Una volta iniziata l’emergenza Covid-19, tutti i dipendenti non operativi sul campo hanno iniziato a lavorare in modalità smart-working da casa, beneficiando dei buoni pasto per tutti i giorni della settimana. Con la graduale ripresa delle attività, che prevedono il contestuale rientro dei dipendenti presso le sedi di lavoro, il Gruppo Iren lascia facoltà ai dipendenti che ne avessero necessità di continuare a lavorare in modalità smart-working come previsto dal Dpcm del Governo ma, concluso questo momento straordinario, il Gruppo prevede il ritorno ai precedenti accordi che prevedevano l’erogazione di un buono pasto a settimana a fronte di un equivalente giorno in smart-working. Tale procedura è peraltro in linea con quella adottata dalla maggior parte delle aziende italiane.

Aumento stipendio consiglieri: non c’è stato alcun aumento di stipendio dei consiglieri di amministrazione e tale informazione è facilmente riscontrabile consultando il Bilancio 2019 del Gruppo.

Distribuzione dei dividendi: a fronte di risultati 2019 particolarmente positivi, l’Assemblea dei soci ha deliberato una distribuzione del dividendo in crescita del 10% rispetto all’anno precedente, valore ritenuto assolutamente sostenibile dal punto di vista economico-finanziario. Iren è un Gruppo a maggioranza pubblica, i cui principali azionisti sono quasi 100 comuni italiani. In un momento di estrema difficoltà per tutti gli enti pubblici del Paese, il Gruppo ritiene che il dividendo distribuito, anziché essere demonizzato e strumentalizzato per altri fini, possa rappresentare un prezioso importo per i bilanci comunali e, quindi, della collettività.

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