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Cronaca Centro Storico / Via Garibaldi

Protesta comitati davanti a Tursi: "No ai progetti calati dall'alto"

Manifestazione del collettivo che riunisce 27 tra associazioni e comitati genovesi contrari alle grandi opere decise dall'amministrazione senza interpellare i territori

Oltre duecento persone si sono radunate venerdì pomeriggio sotto Palazzo Tursi. Rappresentanti di 27 associazioni e comitati attivi per la tutela del territorio, della vivibilità e della salute dei territori. L'onda lunga si è mossa già all'indomani delle elezioni per ripartire col piede giusto: "Inizia un nuovo ciclo amministrativo e chiediamo al rieletto sindaco di essere considerati", spiega Raffaella Capponi portavoce del collettivo e del comitato di Via Vecchia e Strade Limitrofe. "Vogliamo far parte di ogni progetto futuro e vogliamo che inizi davvero una nuova era di collaborazione e condivisione". 

Funivia dei Forti, la Skymetro e la rimessa di Staglieno sono però soltanto alcune delle grandi opere già finanziate o in procinto di partire: "Vogliamo parlare anche di pregresso e rivedere i progetti già in fase definitiva o attuativa che ci hanno letteralmente calato dall'alto senza alcun tipo d'informazione e partecipazione". 

Dalla funivia alla Ztl, presidio a Tursi dei comitati: "Opere e progetti calati dall'altro"

I prossimi cinque anni di Bucci, per i comitati, devono avere due parole chiave: partecipazione e informazione; attraverso riunioni e assemblee pubbliche. "Noi non dobbiamo venire a sapere di questi progetti per caso - continua Capponi - magari ascoltando una radio locale come è successo per la rimessa delle Gavette, ma dev'essere l'istituzione che viene da noi e ci informa". 

Si presenta con un bullone da mezzo chilogrammo e un tubo di plastica, Chiara Ottonello. È la portavoce del comitato Abitanti sotto il viadotto Bisagno: "Questi pezzi sono caduti dal nostro viadotto - spiega - li ho portati apposta alla manifestazione perchè prima di costruire grandi opere sarebbe necessario imparare a fare le manutenzioni sulle vecchie opere e tener conto che ogni nuova grande opera diventerà in pochi anni una vecchia opera che perderà pezzi".

Dal comitato che dice no alla costruzione della funivia per i Forti sopra il quartiere del Lagaccio a quello contro la Ztl a Nervi, da chi si oppone al Terzo Valico a chi chiede vivibilità in lungomare Canepa, e poi gruppi di cittadini di Staglieno, Terralba, Carignano, Trasta, Certosa. Da tutti i quartieri e municipi per chiarire un punto: "Bisogna ascoltare i territori porta a porta e nelle aule consigliari altrimenti le persone scendono in strada", è Fabrizio Maranini, ex presidente della Commissione seconda del Municipio Centro Ovest, a tirare le fila del presidio e chiudere con un'esortazione: "Sindaco d'ora in poi ascolti i consigli municipali e quelli comunali".

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