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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Povia, minacce e insulti dopo l'annuncio del concerto a Genova

Giuseppe Povia è in tour in Italia e il 23 novembre è in programma una data a Nervi. Ma l'annuncio del concerto su Facebook ha suscitato reazioni violente, sfociate perfino in minacce al gestore del locale

Un concerto che si sta per svolgere a Genova sta suscitando reazioni, che vanno oltre alla musica. Cominciamo dall'inizio. Sulla pagina Facebook del Bonfim di Nervi è apparso questo post: Il giorno 23 novembre 2017 al Bonfim 2.0 di Genova Nervi si terrà il concerto acustico di Povia.

I commenti più soft al post sono stati del tipo «povero Bonfim...», «ma mettete due dischi, piuttosto» e «senza offesa per un ottimo locale che si è sempre distinto per la qualità delle serate musicali, ma, con tutto rispetto, permettetemi di dire che si tratta di una scelta un po' contraddittoria, non tanto per la "musica" di Povia, ma per l'ambiguità del personaggio...».

Ma pare che le reazioni siano andate oltre l'educato dissenso per la scelta artistica. A dirlo è Simone Sangalli, presidente dell'associazione culturale Momentum, con una lettera inviata alla redazione.

Il testo integrale della lettera

Le scrivo in nome dell'associazione culturale Momentum di cui sono presidente. Si tratta di un'associazione che si propone di organizzare eventi volti a diffondere la cultura musicale e l'intrattenimento in tutte le sue forme ed espressioni.

La nostra associazione, per sua natura, non ha carattere politico, ed è assolutamente estranea da qualsiasi faziosità. Il nostro scopo è semplice e chiaro: fare cultura, portare divertimento, creare aggregazione e indotto a Genova. In particolare con la presente vorrei portare la Sua attenzione su un evento in programma per il 23 novembre p.v. presso il Locale Bomfim di Nervi.

Si tratta del concerto di Povia. Senza dubbio, stiamo parlando di un artista controverso e giudicato in maniera non sempre lusinghiera, soprattutto da alcune appartenenze politiche, ma come precisato in premessa, noi facciamo cultura e intrattenimento, non politica.

La cultura non conosce fazioni, non è né di destra, né di sinistra. Tuttavia, l'evento è stato accolto sui social con una pioggia di commenti non troppo lusinghieri. Le opinioni e il pensiero sono liberi, così come lo è in generale l'arbitrio. Il confine della libertà, però, viene trasceso e superato, nel momento in cui, alcuni rappresentanti di certe fazioni sicuramente estremiste, hanno deciso di minacciare noi e il proprietario del locale, di intervenire all'evento non solo per disturbarlo insultando l'artista, ma attraverso il lancio di oggetti e portando - cito testualmente - “spranghe e mazze” per distruggere il locale e attaccare i partecipanti e l'artista stesso.

Queste minacce sono inaccettabili. Sono lesive della libertà di espressione e di esercizio del proprio arbitrio di cui certe appartenenze politiche si vantano di essere rappresentanti e uniche depositarie. Non esiste un partito politico che più di altro rappresenti la cultura. Non esiste il diritto di qualcuno di dire ad altri come esprimere i propri pensieri e la propria creatività. Non esiste di per sé il fatto che, nel 2017, alcune fazioni si arroghino il diritto di minacciare artisti o semplici individui che desiderano proporre del sano e onesto intrattenimento, fine a se stesso.

Riteniamo sia inaccettabile che le critiche siano venute proprio da molti sedicenti esponenti della cultura di sinistra, una cultura che predica la tolleranza e condanna ogni tipo di sopruso, per esserne qui la protagonista assoluta. Oltre che tutelarci nelle opportune sedi, ritengo che sarebbe un gesto estremamente simbolico da parte dell'amministrazione comunale intervenire all'evento per dare un chiaro segno di civiltà e distensione, oltre che di condanna degli atteggiamenti estremisti emersi sui social.

È opportuno chiarire e ribadire che la cultura non conosce fazioni e colori, la cultura deve poter essere accessibile a tutti e la storia ci insegna da sempre che non ci possono essere costrizioni e vincoli alla libertà di espressione di un individuo, quale che sia la sua estrazione politica, sociale e religiosa. È fondamentale che sia chiaro alla cittadinanza, che Genova, quale che sia l'orientamento politico dei suoi cittadini e dei suoi dirigenti, rimane una città dove è dato uguale spazio a tutti per esprimersi e per confrontarsi e dove non è possibile che l'arte e la libertà di espressione pieghino la testa di fronte a chicchessia, men che meno di fronte a prese di posizione violente e sterili.

Simone Sangalli, presidente associazione culturale “Momentum”

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