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Cronaca

Poste, l'allarme: "Negli ultimi 4 anni persi 200 sportelli nella nostra regione"

I sindacati denunciano: "Numero sempre più esiguo di dipendenti che quotidianamente svolgono con dedizione il proprio compito, con una sempre più evidente desertificazione degli sportelli aperti"

Duecento sportelli delle Poste persi in Liguria negli ultimi 4 anni. Questo è l'allarme lanciato dalla Cisl, che aggiunge: "Intanto aumenta la presenza in altri mercati ma il personale non basta".

Negli ultimi quattro anni, infatti, gli sportelli di Poste in Liguria sono passati da un migliaio a poco meno di 800 mentre “nelle ultime settimane nove uffici postali cittadini e provinciali della regione sono stati oggetto di riapertura nell’assetto originario, razionalizzati negli ultimi anni a causa della pandemia da covid-19: questo parziale ripristino della rete, l’ennesimo dopo quelli espletati durante il 2022, sta inasprendo ulteriormente una situazione già critica sul piano dell’organico e degli sportelli attivi”, spiega Matteo Scaruffi, segretario generale di Slp Liguria, il sindacato dei lavoratori delle poste della Cisl.

“Con il recente ingresso nel mercato di luce e gas attraverso Poste Energia, va a consolidare la gamma della propria offerta che spazia dalla telefonia all’Rc Auto, dalla Fibra al Risparmio Gestito e poi c’è l’avvio del progetto Polis-Casa dei Servizi che interesserà nel 2023 8 uffici postali in comuni della Liguria con densità abitativa inferiore ai 15mila abitanti, con l’ammodernamento delle succursali e la trasformazione delle stesse in un punto di riferimento per la cittadinanza in termini di servizi multicanale, in sinergia con Agenzia delle Entrate, Inps, Mit, Ministero dell’Interno, di Giustizia, e così via. Nell’essere favorevoli a tutti questi processi di innovazione e di penetrazione nei mercati economici, siamo fortemente preoccupati per il numero sempre più esiguo di dipendenti che quotidianamente svolgono con dedizione il proprio compito, con una sempre più evidente desertificazione degli sportelli aperti: l’ultima manovra di politiche attive porterà nei prossimi mesi 15 tra sportellizzazioni da recapito e trasformazioni a full time in tutta la regione, cifre decisamente insufficienti se paragonate ai rilevanti pensionamenti degli anni scorsi, a differenza del recapito, dove il turn over sancito dagli accordi in materia sta garantendo numeriche decisamente migliori”. Scaruffi sottolinea ancora un altro aspetto in vista delle elezioni Rsu-Rls Poste Italiane in programma 28 e 29 marzo: "Ci affacciamo a un appuntamento fondamentale per la rappresentanza sindacale territoriale e per i lavoratori, e vorrei soffermarmi su una parola chiave, la responsabilità, elemento che ci ha contraddistinto in questi anni di profondi cambiamenti in categoria".

E a proposito di elezioni, l'appuntamento per il rinnovo delle rappresentanze sindacali in Poste non si svolge da 12 anni e coinvolgerà circa 3.500 dipendenti di Poste in Liguria. Tra le principali vertenze portate avanti sul territorio ligure - informa Slc Cgil - la questione della carenza di organici, del precariato e della chiusura degli sportelli: “La vertenza organici è una tra le più spinose di Poste – commenta Umberto Cagnazzo Coordinatore regionale Poste per Slc – più volte come Slc Cgil abbiamo denunciato e scioperato contro la mancanza di personale e lo stato di precarietà che molti colleghi hanno dovuto subire per anni e che molti stanno ancora vivendo. A questi problemi se ne aggiungono altri non meno pesanti come quelli sulle continue pressioni e la sempre peggiore condizione lavorativa nella sportelleria e nelle sale di consulenza dove i colleghi sono sottoposti a pressioni per incrementare la vendita dei vari prodotti”.

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