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Cronaca Portofino

Pittrice tenta di rubare una barca a Portofino

Una cinquantenne inglese è stata arrestata dai carabinieri dopo aver tentato di allontanarsi a bordo di una barca da 150mila euro

I carabinieri della stazione di Portofino e dell'Ufficio Locale Marittimo hanno tratto in arresto una cittadina britannica classe 1968 per tentato furto di un'imbarcazione. I fatti sono avvenuti nel primo pomeriggio di lunedì 4 giugno 2018 quando la donna, mischiandosi tra i turisti sulla banchina del molo, è salita su un 'Sangermani' modello 'Day Cruiser' del valore di 150mila euro di una società portofinese e con molta nonchalance ha liberato gli ormeggi e si è diretta ai quadri di comando; lì ha trovato le chiavi e senza pensarci ha messo in moto l'imbarcazione, dirigendosi verso l'uscita del porto.

Uno degli ormeggiatori, vedendo la scena e non riconoscendo la persona ai comandi, è riuscito a salire a bordo del natante prima che fosse troppo tardi e a impossessarsi delle chiavi per poi lanciare l'allarme, riportando l'imbarcazione al molo dove ad attenderli vi erano i carabinieri e la Capitaneria di porto.

L'apprendista 'pirata portofinese' inizialmente si è opposta all'invito di scendere dall'imbarcazione, ma alla vista dei carabinieri che salivano a bordo ha cambiato atteggiamento e si è consegnata loro. La donna, W. L., già nei giorni scorsi era entrata nei radar dei carabinieri, precisamente il 2 giugno 2018 è stata denunciata per essersi sottratta al pagamento di alcuni trattamenti estetici per un totale di 150 euro in un salone di bellezza sammargheritese.

Dagli accertamenti esperiti sul conto della britannica è emerso che vanta già dei precedenti di polizia per reati contro il patrimonio nonché due segnalazioni di rintraccio: una dell'Arma di Reggio Calabria che l'aveva arrestata lo scorso 9 marzo 2018 poiché, dopo aver soggiornato in un albergo, dapprima si era rifiutata di pagare il conto, successivamente si era scagliata contro i dipendenti e i militari dell'Arma intervenuti al fine di procurarsi la fuga; la seconda, invece, delle autorità inglesi per una denuncia di scomparsa fatta dai parenti della donna, la quale però seppur essa in contatto con le autorità consolari, ha fatto sapere di non voler rientrare in patria.

Stamane si è tenuta l'udienza di convalida dell'arresto da parte dell'autorità giudiziaria, che dopo aver appurato la correttezza dell'operato dei carabinieri, ha irrogato nei confronti della donna la misura del divieto di dimora nella provincia di Genova.

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