Porto, finito lo sciopero resta il traffico in tilt
Decine i mezzi incolonnati sull'elicoidale e in lungomare Canepa, in attesa di accedere ai varchi rimasti chiusi per l'intera giornata di martedì
Ancora una mattinata di traffico congestionato nel ponente cittadino a causa dei numerosi mezzi pesanti che sin dalle prime ore di mercoledì si stanno dirigendo verso i varchi portuali, rimasti chiusi e presidiati sono alle mezzanotte di ieri in segno di protesta per la morte del camionista 60enne Eugenio Fata. All'indomani dalla protesta, soltanto i lavoratori della Pietro Chiesa hanno prolungato lo sciopero, legato però al futuro occupazionale.
I principali disagi si registrano in lungomare Canepa e sull’elicoidale, dove camion e altri veicoli sono rimasti coinvolti in code e rallentamenti, ma le ripercussioni si sentono anche in Sopraelevata e in autostrada, in particolare all’uscita del casello di Genova Ovest, tra i caselli di Busalla e Ovest e sull’A10 in uscita a Pra’. I lavori in lungomare Canepa, inoltre, complicano ulteriormente la situazione rendendo il traffico ancora più difficile da smaltire.
Da parte dei sindacati, intanto, è arrivato l’appello alle autorità affinché diano seguito a quanto discusso ieri con il presidente dell’Autorità Portuale di Sistema, Paolo Emilio Signorini, dalla delegazione ricevuta a Palazzo San Giorgio: «Non è più tollerabile la mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro, in modo particolare in luoghi come porti o interporti dove si svolgono attività produttive complesse con una pluralità di lavoratori - fanno sapere le segreterie nazionali - è urgente e necessario che le istituzioni completino la normativa di riferimento, con particolare attenzione ai rischi da interferenza, e il sistema delle imprese investa nella cultura della sicurezza e della prevenzione se non si vuole assistere a una vera strage».