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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Sampierdarena / Varco al Ponte Etiopia

"No alla guerra e alle navi di armi", blocco di varco Etiopia in porto

Manifestazione indetta da Usb per la giornata di giovedì: alle 10:30 assemblea operaia al Cap di via Albertazzi, sciopero fino al termine della giornata

Sciopero e blocco di varco Etiopia contro le 'navi della guerra', indetto dal sindacato Usb: "In concomitanza con il transito di una nave Bahri carica di armi - scrive l'Unione sindacale di base - dobbiamo allargare la lotta per la pace, per i diritti di chi lavora, contro le scelte scellerate del governo Draghi e per sconfiggere un sistema in cui a pagare sono sempre i più deboli". La nave, in realtà, ha avuto ritardi sulla tabella di marcia e arriverà a Genova nei prossimi giorni. 

Lo sciopero è scattato nella serata di venerdì 30 marzo alle ore 22 e proseguirà per tutta la giornata di giovedì 31 marzo 2022, il blocco dalle ore 6 alle 10:30, seguirà un'assemblea operaia presso il Cap di via Albertazzi. Presente alla manifestazione anche Gabriele Rubini, in arte chef Rubio, noto per le sue esperienze anche televisive e per il suo impegno per i diritti umani e contro la guerra.

Blocco varco Etiopia e presidio "contro le navi della guerra". Foto

"Il prezzo dei conflitti lo pagano i lavoratori con licenziamenti e carovita - si legge sul volantino firmato dall'Unione sindacale di base del porto - non un centesimo, un fucile o un soldato per la guerra. Blocchiamo i nostri porti dal traffico di armi". 

VIDEO | Usb-Calp: "No alle armi. Migliaia di morti per gli interessi di pochi privati"

"In questi ultimi anni - prosegue Usb - i lavoratori portuali si sono sempre mobilitati contro quelle navi che alimentano le guerre in ogni angolo del mondo trasportando armamenti verso conflitti sanguinosi. Da molti anni, le guerre mietono vittime in tutto il pianeta, i recenti avvenimenti in Ucraina hanno soltanto reso evidente come la forma guerra sia oramai diffusa non risparmiando neppure l’Europa. I nostri governi non trovano di meglio che alimentarla, soffiando sul fuoco, annunciando l’invio di nuove armi. Si assiste in questi giorni ad un continuo aumento della spesa militare, 2% del Pil, mentre la povertà cresce, il carovita e il costo stellare di bollette, carburanti, generi di prima necessità erodono salari e pensioni, il tutto dopo due anni di crisi pandemica dove non si è trovato un euro per le spese sanitarie.

VIDEO | Chef Rubio in corteo con i portuali genovesi: “Stop al traffico di armi” 

"I porti commerciali e turistici - conclude il sindacato - sono diventati punti sensibili militari con conseguenti rischi per l'incolumità dei lavoratori e della cittadinanza. Le politiche del nostro governo e dell’Unione Europea , sempre a favore di interessi economici privati, stanno mandando la classe operaia al macello, verso un punto di non ritorno. Per vivere in pace serve la giustizia sociale. Occorre una politica che smetta di alimentare ingiustizie, che cominci a progettare un futuro diverso. Fermare le armi che transitano sui nostri scali è solo un passo. Solo le lotte dei lavoratori possono fermare una politica che alimenta ingiustizie e povertà, che alimenta i nazionalismi, che corre verso nuove e più sanguinose guerre".

Tra le altre iniziative contro la guerra a Genova ci sarà invece la marcia per la pace e contro le navi della guerra di sabato 2 aprile 2022 in piazza San Lorenzo dalle ore 15 con un corteo fino al Porto Antico, alla manifestazione hanno aderito moltissime associazioni. 

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