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Cronaca Porto Antico / Calata Molo Vecchio, 15

Fabbrica del falso vicino al Porto Antico; arrestato anche spacciatore

Operazione della Guardia di finanza nei dintorni del Porto Antico fra contrasto all'abusivismo commerciale e spaccio di droga. Quattro i denunciati e un arresto

Nel corso della scorsa settimana la Guardia di Finanza di Genova ha intensificato l'attività di contrasto all'abusivismo commerciale, alla vendita di prodotti contraffatti e allo spaccio di stupefacenti presso le stazioni della metropolitana e nelle zone adiacenti al centro storico cittadino.

Nel corso dei controlli, in una sola settimana sono stati sequestrati oltre 12mila pezzi tra capi e accessori per l'abbigliamento ed etichette, in quello che sembrava un vero e proprio 'bunker del falso'. Una fabbrica in cui soggetti extracomunitari sono stati colti nel momento clou del loro lavoro per la filiera del falso, intenti a cucire, stampare e trasformare capi neutri in contraffatti.

Quattro responsabili sono stati denunciati all'autorità giudiziaria. I laboratori e i depositi smantellati, ubicati nell'area adiacente al Porto Antico, sono i luoghi di conversione e deposito della merce contraffatta posta in vendita nell'Area Expo e in altre località.

I finanzieri hanno poi attuato un più ampio dispositivo di contrasto allo spaccio di stupefacenti, concentrandosi sulle aree di maggior afflusso dei cittadini che fruiscono dei mezzi pubblici, con l'ausilio delle unità cinofile del Corpo. Tale operazione ha permesso di sequestrare 200 grammi di sostanze stupefacenti, di arrestare un soggetto di origini nigeriane richiedente asilo politico e di segnalare alle autorità competenti oltre 20 soggetti.

Il richiedente asilo, di giorno chiedeva l'elemosina, la sera spacciava marijuana (ben 150 grammi sequestrati) e deteneva il ricavato (oltre 500 euro in piccoli tagli di banconote) proprio nel barattolo con sopra scritto 'offerta libera'.

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