Sei anni per Manolo Portanova, condannato per violenza di gruppo
Sei anni sono stati inflitti anche allo zio del calciatore. Un terzo indagato è stato rinviato a giudizio
Attesa per oggi, è arrivata la sentenza di primo grado per il calciatore del Genoa, Manolo Portanova. Il tribunale di Siena ha condannato il giocatore a sei anni per violenza sessuale di gruppo in relazione agli abusi commessi ai danni di una ragazza in un appartamento del centro storico la notte fra il 30 e il 31 maggio 2021.
Portanova era in aula. Sei anni sono stati inflitti anche allo zio del calciatore. Entrambi avevano scelto il rito abbreviato. Il terzo uomo, che invece ha optato per il rito ordinario, è stato rinviato a giudizio alla fine dell'udienza preliminare.
Il giudice Ilaria Cornetti ha accolto tutte le richieste dell'accusa: Portanova dovrà anche versare una provvisionale di centomila euro a favore della ragazza, di cui ha abusato, di altri ventimila euro alla madre della stessa giovane e di altri diecimila euro all'associazione senese Donna chiama Donna, parte civile nel processo.
L'inchiesta, coordinata dal pm Marini, è nata dalla denuncia della ragazza, che sarebbe stata violentata dai tre imputati maggiorenni in un appartamento del centro storico di Siena, dove era in corso una festa privata. Il minorenne, secondo il racconto della vittima della violenza, avrebbe filmato con un telefonino quello che stava avvenendo.
Le indagini della magistratura, dopo la denuncia della studentessa, sono terminate a fine marzo con gli interrogatori e gli accertamenti irripetibili sui telefoni cellulari degli imputati e della vittima dello stupro. Al centro del procedimento anche il filmato girato proprio con il cellulare di un imputato che ritrarrebbe i momenti della violenza sessuale. La ragazza, a fine luglio, era stata ascoltata per sette ore con un interrogatorio in forma semiprotetta sotto forma di incidente probatorio. A settembre la vittima ha rifiutato un'offerta risarcitoria presentata dall'avvocato difensore del giocatore.
Nel corso dell'udienza precedente del 22 novembre Manolo Portanova aveva rilasciato dichiarazioni spontanee ribadendo la propria innocenza e gli avvocati della difesa avevano chiesto l'assoluzione per i loro assistiti.