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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Via Paolo Anfossi

Omicidio-suicidio di Pontedecimo, l'amica di Giulia Donato: "Ora sei con la tua bimba"

All'indomani della tragedia si susseguono i messaggi di cordoglio sul profilo Facebook di Giulia Donato e quelli di incredulità su Andrea Incorvaia, che dopo averla uccisa si è tolto la vita

"...Non c'è cattivo più cattivo, di un buono che diventa cattivo...", scriveva Giulia Donato, 23 anni, sul suo profilo Facebook.

Difficile capire se il riferimento fosse al suo assassino, Andrea Incorvaia, che di anni ne aveva 32, e che ieri le ha sparato nel sonno per poi uccidersi nell'appartamento di lei in via Paolo Anfossi a Pontedecimo. Certo è che a rileggere quella frase ora vengono i brividi. "Due vite si sono spezzate perché non so cosa gli sia scattato nella testa...- scrive un'amica di lui a GenovaToday - È proprio vero che l’uomo è una macchina indecifrabile. Lui era un buono una persona altruista non avrebbe mai fatto male a una mosca...Spero solo che adesso trovi la pace".

VIDEO | Femminicidio e suicidio a Pontedecimo, il vicino: "Incorvaia non era una persona socievole"

Anche la bacheca Facebook di Giulia Donato è piena di messaggi di cordoglio: "Non ci voglio credere, non riesco a realizzarlo, non riesco a farmene pace.. voglio ricordarti nei nostri momenti più belli, dove ridevamo, scherzavamo e ci facevamo sempre un aperitivo, i nostri pomeriggi più lunghi pieni di amore tra noi amiche, nei momenti bui c’eravamo e nei momenti belli urlavamo dalla felicità facendo sempre le nostre figuraccie...", scrive Alyson Bruschi che ieri sera ha fatto capolino sotto casa della vittima con un'amica. "Non riesco veramente a farmene pace, spero che sia un brutto sogno...ma non ci sarai a dirmi no non è così...voglio pensare che ora sei con la tua bellissima bimba e che tu sia con lei il nostro angelo qua giù...". La vita di Giulia Donato era già stata segnata dalla tragegia. Circa un anno fa aveva perso la figlia di appena un mese, Azzurra, avuta da una relazione precedente. Quel nome era tatuato sull'avambraccio della giovane mamma. Prima della gravidanza Giulia aveva lavorato in un asilo, mentre ora non aveva impieghi. Incorvaia negli anni si era trasformato, le foto che lo ritraggono nel passato restituiscono l'immagine di un uomo circondato dagli amici, quelle più recenti sono selfie in palestra, di un corpo completamente diverso, tirato e muscoloso. Sugli avambracci due tatuaggi: un volto per metà Batman e per metà Joker e, sempre diviso in due, il ritratto di Spiderman-Venom.

Le indagini degli investigatori della squadra mobile, coordinati dal sostituto procuratore Francesca Rombolà e diretti da Stefano Signoretti e Ivan Currà, procedono per capire i rapporti intercorsi tra Donato e Incorvaia. Una relazione iniziata lo scorso maggio che negli ultimi mesi era sempre più tesa. Altre amiche di Giulia raccontano che Andrea era possessivo e che non avrebbe accettato la fine della relazione voluta da lei. L'avrebbe controllata h24 portandola anche a lavorare con lui pur di non perderla d'occhio, recentemente poi la proposta di matrimonio che la ragazza avrebbe rifiutato.

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