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Ponte Morandi, i numeri della macchina dei soccorsi

La Prefettura di Genova ha reso noti i numeri complessivi della gigantesca macchina dei soccorsi messa in campo per far fronte all'emergenza il cui bilancio definitivo è di 43  vittime e 16 feriti

A distanza di quasi una settimana dalla tragedia del crollo di Ponte Morandi la Prefettura di Genova ha reso noti i numeri complessivi della gigantesca macchina dei soccorsi messa in campo per far fronte all'emergenza il cui bilancio definitivo è di 43  vittime e 16 feriti ( di cui uno nel frattempo deceduto), 8 dei quali ancora ricoverati negli ospedali cittadini.

Vigili del Fuoco e Croce Rossa Italiana

I Vigili del Fuoco sono intervenuti immediatamente con un impegno giornaliero di 300 unità e 100 mezzi, con messa in campo di squadre e nuclei speciali (Usar, cinofili, Sas e Gos) anche dalle regioni Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Veneto. I Vigili del Fuoco, d’intesa con i servizi sociali del Comune, hanno anche garantito il prelievo degli effetti di prima necessità agli sfollati attivando squadre dedicate.

Il 118 ha invece attivato subito un Punto Medico Avanzato  con due medici, un infermiere e due operatori tecnici, mobilitando 30 ambulanze, 6 automediche con personale medico e paramedico e 90 soccorritori volontari. Immediatamente attivo anche il servizio di elisoccorso in convenzione con i Vigili del Fuoco con 2 elicotteri. I feriti sono stati trasportati presso gli ospedali San Martino, Villa Scassi e Galliera dove è entrato in funzione un servizio di assistenza psicologica per i feriti e familiari delle vittime. La Croce Rossa ha attivato unità di soccorso provenienti da tutte le componenti civili e militari e dai Comitati territoriali della Liguria, garantendo in particolare l’assistenza all’evacuazione dei disabili e il supporto ai soccorritori.

Le forze di Polizia

Le Forze di Polizia hanno garantito il pronto intervento e i primi soccorsi con pattuglie e personale sul luogo del crollo e hanno predisposto servizi di cinturazione dell’area e messa in sicurezza della zona interessata dal crollo e mirati servizi congiunti anti sciacallaggio.

La Polizia di Stato, in particolare, ha impiegato 200 persone per i primi soccorsi e quindi 230 unità dei Reparti Inquadrati e 130 territoriali, con 12 pattuglie anti sciacallaggio.

I Carabinieri hanno impiegato oltre 100 unità al giorno con il concorso di diversi contingenti dei Battaglioni Mobili del Piemonte e della Liguria e l’ intervento di unità cinofile e dell’elinucleo di Albenga per la prima assistenza e le successive attività di ricerca, sorveglianza ed anti sciacallaggio.

La Guardia di Finanza ha impiegato 97 militari, tra pattuglie dei Baschi Verdi immediatamente intervenute e militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza del Piemonte e unità cinofile impegnate nelle operazioni di ricerca, nonché un elicottero e due vedette.

La Polizia Stradale ha impiegato 138 pattuglie nelle attività di gestione della viabilità autostradale, sotto la direzione di Viabilità Italia e l’individuazione di itinerari alternativi sia autostradale che ordinaria; si è inoltre impegnata sia nell’attività di soccorso agli utenti rimasti bloccati sul troncone del ponte sia nella rimozione dei veicoli.

La Polizia Ferroviaria ha potenziato con 40 unità i presidi di personale presso le stazioni genovesi e liguri, provvedendo all’immediata verifica dei binari sottostanti il viadotto e all’accoglienza ed accompagnamento di familiari di vittime giunti a Genova via treno.

La Capitaneria di Porto ha gestito le ricordate criticità legate alla mobilità in area portuale impiegando 18 unità, due motovedette e due elicotteri.

La Polizia di Frontiera ha garantito, pur in presenza dell’eccezionale situazione di cesura tra ponente e levante cittadino, la regolare movimentazione di persone e veicoli correlati agli imbarchi e agli sbarchi delle linee nazionali ed extra Schengen, che producono un flusso tra 5000 e 10.000 automezzi, senza apprezzabili contraccolpi. Analoga attività ha riguardato lo scalo aereo, tenuto conto che lo svincolo autostradale dedicato si trova in prossimità del crollo e pertanto vi erano elevate probabilità di pesanti ricadute in termini di viabilità. In totale le unità impiegate sono state un centinaio.

Il Volontariato

Particolarmente preziosa ed indispensabile l’attività del Volontariato che è intervenuto in tutte le fasi della crisi. 90 i Volontari attivati dal Comune e 20 dalla Regione Liguria, mentre la Associazione Radioamatori ha effettuato attività di supporto al CCS garantendo le comunicazioni via radio con un totale di 4 operatori in turnazione.

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