Processo Morandi, doppia aula per ospitare fino a 500 persone

Giovedì 7 luglio si terrà la prima udienza del dibattimento per il crollo del ponte Morandi, il viadotto autostradale collassato il 14 agosto 2018, causando la morte di 43 persone. Il tribunale di Genova ha deciso di utilizzare due maxi aule in contemporanea, il tendone montato nel cortile del tribunale, allestito già durante l'incidente probatorio celebrato durante la pandemia, e l'aula magna dove si erano già tenuti i processi per i fatti del G8 del 2011.

La necessità di due spazi è dovuta alla presenza di numerosi imputati (59), delle oltre cento parti civili, degli avvocati (almeno 200) oltre ai giornalisti di tutta Europa e non solo: una delle ultime emittenti a chiedere l'accredito arriva da Dubai. E non si esclude che possano aggiungersi altre parti civili, e cioè quelle escluse dal giudice nell'udienza preliminare.

"Sarà un processo epocale - dice il procuratore di Genova Francesco Pinto - e per questo riteniamo molto importante che venga garantita la massima accessibilità e visibilità". Dopo l'udienza del 7 luglio, il collegio dei giudici rinvierà a settembre. Saranno almeno tre le udienze a settimana.

A processo ci sono 59 persone, tra ex vertici di Aspi e Spea, la controllata che si occupava delle manutenzioni, i dirigenti del Mit e del Provveditorato delle opere pubbliche. Le accuse vanno, a vario titolo, dall'omicidio colposo plurimo, crollo doloso, attentato alla sicurezza dei trasporti, falso. Le due aule individuate potranno ospitare 500 persone.

Una delle aule verrà utilizzata per l'esame dei testi e l'altra per poter seguire l'udienza in videocollegamento. Nel corso della prima udienza ripresenteranno la richiesta molte delle parti civili, che erano state escluse in fase di udienza preliminare.