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Cronaca

Ponte Morandi, le parole del vescovo Tasca: "È importante che chi sta soffrendo non si senta mai solo"

"Ringrazio tutte le persone che stanno lavorando perché conosciamo quello che è accaduto, perché la verità possa emergere e orientare la consapevolezza di tutti"

"Siamo qui insieme per testimoniare questa ricerca delle risposte alle tante domande che ci sono. Penso alle famiglie delle 43 vittime e a tutte le persone che stanno soffrendo". Così ha detto l'arcivescovo di Genova, Marco Tasca, nell'omelia celebrata in occasione del terzo anniversario del crollo del ponte Morandi, nella parrocchia di San Bartolomeo della Certosa.

Alla messa hanno partecipato il sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e i ministri alle Infrastrutture Enrico Giovannini e alls Giustizia Marta Cartabia. 

"È importante che chi sta soffrendo non si senta mai solo. E importante che tutti noi, nessuno escluso, ci siamo ad ascoltare, a cercare il dialogo, a non lasciare niente di intentato. Non so quanto possa alleviare il dolore, ma è importante che tutti si sentano impegnati ad ascoltare, a dialogare, a non lasciare niente di intentato". Il monsignore ha concluso la sua omelia citando San Massimiliano Kolbe, morto ad Auschwitz, e le parole di San Giovanni Paolo II: "Solo l'amore crea, l'odio distrugge. Solo sapendo accogliere ed essere amati, sapremo essere vivi".

Alla commemorazione, dopo la messa, Tasca ha continuato: "Essere qui oggi vuol dire che non vogliamo dimenticare. Ringrazio tutte le persone che stanno lavorando perché conosciamo quello che è accaduto, perché la verità possa emergere e orientare la consapevolezza di tutti. Essere qui oggi ci aiuta a non dimenticare, a non permetterci il lusso di far finta di niente. Ascoltiamoci, sentiamoci vicini, prendiamoci cura l'uno dell'altro".

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