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Cronaca

Ponte Morandi, il comitato parenti vittime alla Camera: «Ripensare i controlli sui concessionari»

Egle Possetti, portavoce del Comitato ricordo vittime ponte Morandi, è stata ricevuta in audizione informale alle commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera

Martedì 4 maggio alle ore 10.45 una rappresentanza del Comitato Parenti Vittime Ponte Morandi è stata ascoltata in audizione informale presso le Commissioni VIII e IX della Camera dei Deputati in seduta congiunta.

«Speriamo che l'iter processuale possa essere breve e giungere a termine senza prescrizione - ha detto Egle Possetti, portavoce del comitato -. Stanno emergendo con forza elementi gravissimi, non degni di un paese civile, il ponte Morandi non ha ricevuto nessun intervento strutturale di consolidamento: sta emergendo che fosse noto dal 2015 che fosse a rischio crollo, è allucinante. Ed è sconvolgente che questo sistema omertoso non abbia avuto falle: sarebbe stato sufficiente bloccare il ponte il giorno precedente per salvare tutte queste vite. In questi mesi si è scoperto il vaso di Pandora: quanto è avvenuto è talmente assurdo da sembrare surreale».

La portavoce dei familiari delle vittime aggiunge che «la mancanza di sicurezza è palese e di una gravità inaudita: è necessario un approfondimento su come siano state spese le risorse dedicate alle manutenzioni». Possetti ritiene che sia necessario «ripensare i controlli su tutti i concessionari tramite figure terze, riguadagnare la fiducia dei cittadini e ridare speranza, ripensare le concessioni con un'ottica diversa e di maggior tutela pubblica».

La presidente del comitato sottolinea che «se in un contratto viene a mancare fiducia, non ha più senso la sua esistenza. Non possiamo accettare che, dopo quanto avvenuto, non cambi nulla. In questo quadro, la società concessionaria continua a incassare utili e nonostante le previsioni iniziali di estromissione, nulla è stato fatto. Non siamo qui per parlare del nostro dolore, ma perché come cittadini riteniamo necessario essere propositivi in questa drammatica vicenda: vorremo trasformare il nostro dolore in qualcosa di positivo per tutti. Siamo granelli di sabbia che tentano di fermare oleati ingranaggi».

«Non possiamo rimettere indietro le lancette della storia ma ora dobbiamo assumerci l’impegno di ascoltare le richieste del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi per ricostruire almeno un minimo di fiducia nelle istituzioni e quindi fare tesoro dei loro suggerimenti», così Alessia Rotta, presidente della Commissione Ambiente e Infrastrutture della Camera commenta l’audizione dei familiari delle vittime del Ponte Morandi.

«Come Parlamento - spiega Rotta - dobbiamo dare corso alla richiesta di costituire, di fronte a simili eventi, unità di crisi veramente capaci di assistere le famiglie economicamente, nella comunicazione, negli iter burocratici e legali. Per questo ritengo sia indispensabile una proposta di legge proposta a favore delle vittime dell’incuria nella gestione dei beni strumentali per l’erogazione di servizi pubblici e di interesse economico generale.  Ma va rivista anche tutta la logica che in questi anni ha guidato il rapporto fra concessionari e Stato, cambiando il sistema di vigilanza e controllo pubblico sui concessionari, perché non è accettabile che si facciano utili riducendo i costi per la manutenzione e la sicurezza. Dare queste risposte vorrà dire mostrare vero sostegno e solidarietà alle famiglie delle 43 persone che persero la vita».

«Sono grata a loro - conclude Rotta - per aver chiesto alla Commissione di essere ascoltati dai Deputati e ora credo che il loro invito e le loro richieste vadano messa nell’agenda del Parlamento e della politica perché abbiamo il dovere morale e non solo politico, come Parlamento, di creare le condizioni legislative per ricostruire un rapporto di fiducia nelle istituzioni».

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