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Cronaca Sampierdarena / Via Enrico Porro

Abbattimento ponte Morandi, incertezze su competenza e tempi

Politica e Procura hanno detto di stare lavorando in piena sintonia, ma al momento risulta difficile capire chi si occuperà dell'abbattimento di quel che resta di ponte Morandi e sua ricostruzione. Ma Genova ha bisogno di risposte concrete

Oggi, a due settimane esatte dal crollo di ponte Morandi, che ha causato la morte di 43 persone, è prevista una nuova visita del Capo del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, Angelo Borrelli, che torna a Genova per un check e poi si recherà in Prefettura per ringraziare tutte le forze che hanno operato nella prima parte dell'emergenza.

Ieri il presidente della Regione e commissario per l'emergenza, insieme al sindaco di Genova, Marco Bucci, e all'assessore regionale per la Protezione civile, Raul Giampedrone, hanno fatto il punto della situazione. Quello che non è ancora chiaro è chi abbatterà il ponte e lo ricostruirà ed entro quali termini. La Proocura, tramite il procuratore Cozzi, ha smentito frizioni con la politica, ma sul dissequestro dei piloni rimasti in piedi, al momento non ci sono tempi precisi. Entro questa settimana Autostrade presenterà il piano per l'abbattimento del ponte: è da capire se competerà a lei metterlo in pratica.

Toti risponde a Di Maio

«C'è chi parla troppo, fa poco, e mistifica la realtà. Il ministro Luigi Di Maio sa bene che al di là delle chiacchiere quel ponte è ancora oggi nella concessione di Autostrade. Quindi è Autostrade che deve pagare la ricostruzione e presentare un piano lavori. Che poi lo possa fare Fincantieri o un'altra azienda di Stato, già abbiamo detto di essere tutti d'accordo». Cosi risponde in una nota il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, al vicepremier Di Maio in merito alla ricostruzione del Ponte Morandi.

«Quindi - prosegue Toti - Autostrade dia l'incarico di costruire il ponte a un'azienda pubblica. O Genova e la Liguria devono aspettare anni di liti giudiziarie, o anni di dibattito parlamentare per riavere il proprio ponte? Grazie a ragionamenti come questo qualcuno ci ha già fatto perdere tante opportunità, vedi la Gronda. Non si onora la memoria delle vittime ritardando la ricostruzione del ponte. Dal Governo mi aspetto fatti, non parole, men che meno polemiche».

Toti ha ribadito la «grande collaborazione con la Procura della Repubblica e il rispetto per le competenze di ciascuno, per fare in modo che possano svolgere le loro indagini in maniera il più possibile accurata».

Crollo ponte Morandi il giorno dopo | Foto

Esperti tecnici

È stato nominato questa mattina, come preannunciato ieri, il pool di esperti che affiancherà la struttura commissariale presieduta dal presidente di Regione Liguria e commissario per l'emergenza Giovanni Toti e incaricata di realizzare i primi interventi urgenti a seguito del crollo del ponte. Cinque i tecnici individuati: Stefano Pinasco, ingegnere del Comune di Genova, Enrico Zio ingegnere del Politecnico di Milano, Emanuele Gissi e Alessandra d'Errico, rispettivamente ingegnere e architetto del Corpo dei Vigili del Fuoco, Pietro Croce, ingegnere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. La commissione di esperti non avrà alcun potere ispettivo, ma di supporto alle decisioni del sindaco del Comune di Genova e del Commissario delegato per l'emergenza.

Zona rossa

Ridefinita ieri mattina per consentire alle aziende di lavorare. La zona subirà delle ridefinizioni in queste mesi anche alla luce del piano di Autostrade che verrà consegnato alla struttura commissariale questa settimana.

Grazie a un'ordinanza del Comune di Genova è stata liberata la palazzina di Ansaldo Energia dove operano 600 persone che da questa mattina possono ritornare a lavorare. Al momento non può ancora entrare nessuno nella zona rossa ma il sindaco ha ribadito che vi è «il massimo impegno a trovare una soluzione nel rispetto delle condizioni di sicurezza, per trovare finestre operative in grado di consetire alle persone di prelevare le proprie cose. Soluzioni in corso che possono comprendere anche un'eventuale ricollocazione, anche per le imprese situate in zona rossa».

Al momento, sulla base delle relazioni degli esperti, la situazione è ancora troppo rischiosa per consentire alle persone di entrare nelle case per recuperare gli oggetti. Il Comune continuerà a monitorare in attesa di una finestra di opportunità, prima che inizino i lavori di rimozione del ponte.

Viabilità alternativa

L'Autorità Portuale ha trasmesso alla struttura commiossariale i lavori indispensabili alla realizzazione della sopraelevata portuale con gli svincoli interni e i varchi doganali da realizzare, per completare quella strada a mare di cui si è inaugurato pochi giorni fa il cantiere. Al più presto inizieranno i lavori di adeguamento e di connessione della sopraelevata portuale che potrebbe essere aperta entro il 15/20 settembre.

A seguito del tappo che ieri mattina si è creato all'incrocio di via Siffredi con Cornigliano, in serata si è discusso, nel corso di un'assemblea pubblica a Cornigliano una variazione. La variazione prevede un ingresso diretto da via Siffredi in via Guido Rossa, senza più semaforo. Coloro che vogliono andare in via Cornigliano potranno entrare in via Guido Rossa e uscire alla rotonda in via San Giovanni D'Acri e da lì proseguire verso nord, fino all'incrocio con via Cornigliano dove c'è un semaforo.

Sfollati

215 su 230 fuori casa sono già stati incontrati da personale addetto; 41 le abitazioni assegnate, 44 le persone che hanno già scelto l'autonoma sistemazione, quindi il contributo di protezione civile. Entro metà settembre verranno date le 40 case di Cassa Depositi e Prestiti. Tutti coloro che faranno domanda non avranno problemi, una volta che avranno deciso per quale scelta optare. Ad Autostrade sono arrivate già 150 domande di erogazione di contributo per la ricollocazione.

Detriti

Sono rimasti fermi a 1.200 tonnellate a causa dell'acqua nell'alveo dovuta all'allerta. Perchè le condizioni del greto sono troppo umide. Fino a giovedì previsto bel tempo, probabile un'altra perturbazione, durante la quale si adotteranno le stesse misure già assunte.

Pris (Programma Regionale Infrastrutture Strategiche)

Regione Liguria sta valutando un Pris che abbia una formula di indennizzo più alta di quella prevista dagli interferiti della Gronda perché chi ha subito un dramma come il crollo del ponte, è giusto che abbia un indennizzo più alto. Attualmente l'indennizzo previsto ammonta a 43mila euro, oltre al valore dell'immobile, più l'accelerato sgombero pari a mille euro al mese per 24 mesi.

Presidio sanitario Ospedale Gallino in Valpolcevera

È stato rafforzato il presidio ed è stata aggiunta un'automedica 24 ore su 24. Pertanto il presidio è aperto sempre. È stata inoltre individuata una piazzuola per l'atterraggio degli elicotteri, per l'utilizzo dell'elitrasporto, se i Vigili del fuoco lo riterranno opportuno.

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