Escrementi contro i poliziotti, la denuncia del'Uilpa
Situazione insostenibile nel carcere di Marassi, la denuncia arriva dal segretario Fabio Pagani
La polizia penitenziaria denuncia un altro grave episodio avvenuto all'interno del carcere di Marassi, a testimoniare una situazione sempre più complicata per coloro che lavorano nel penitenziario genovese. Un detenuto psichiatrico di origini bosniache avrebbe, infatti, lanciato feci e urina contro gli agenti in servizio.
Situazione insostenibile per l'Uilpa
Il segretario regionale di Uilpa Fabio Pagani non usa mezzi termini e lancia un grido di allarme: «L’istituto già ribolle per le alte temperature ed il caldo infernale. Le condizioni di detenzione, oggettivavamente affliggenti, non fanno altro che alimentare nervosismi e tensioni tali da farlo diventare un altoforno. Il detenuto bosniaco è praticamente fuori controllo, gli agenti di sorveglianza stanchi e sovraccaricati di lavoro debbono limitare la tensione che si sta creando anche con gli altri detenuti, ormai stufi della presenza di questo detenuto psichiatrico».
Troppi detenuti e pochi agenti
«La Uil penitenziaria - prosegue Fabio Pagani - non manca di sottolineare per l’ennesima volta il grave sovraffollamento non rinunciando a stuzzicare l’Amministrazione Penitenziari circa la gestione del personale. Alle 24.00 di ieri erano presenti 660 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 450. Di contro il contingente della polizia penitenziaria è di circa 160 unit. Proprio queste gravi carenze ci impediscono di prevenire le violenze. Basti pensare che dalle 20.00 alle 6.00 non sono più di una ventina gli agenti in servizio in tutta la struttura. Il personale in servizio deve sobbarcarsi turni massacranti e carichi di lavoro insonstenibili; troppo facile recuperare posti detentivi sulle spalle degli incolpevoli poliziotti e la situazione di Marassi è da paura in qusto momento. Abbiamo ormai perso il conto delle aggressioni subite dalla polizia penitenziaria, nemmeno fossimo in un campo di battaglia»