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Cronaca

«Sono della polizia parallela, affiliato ai servizi segreti», in casa distintivi, armi e divise

Denunciato un uomo di 66 anni, noto per la sua militanza in formazioni politiche di estrema destra

G.S., un 66enne originario di Messina noto per il suo passato in formazioni politiche di estrema destra, è stato denunciato dalla polizia per possesso di segni distintivi contraffatti e detenzione abusiva di armi.

Una volante è intervenuta dopo un incidente avvenuto in centro nella giornata di martedì 8 giugno, poiché una delle due parti in causa era stata avvicinata da un uomo che, mostrandogli una placca e un tesserino con la sua foto del tutto identici a quelli in dotazione alle forze dell'ordine, si era qualificato come "polizia parallela". Insospettiti gli agenti hanno effettuato una perquisizione a casa del 66enne trovando altri oggetti particolari: vari distintivi e uniformi appartenenti sia a corpi armati dello Stato che a enti sconosciuti, materiale per produrre tesseramenti, effigi della massoneria, della Nato e di sindacati di polizia inesistenti e persino uno storditore teaser e un bastone animato non denunciato.

Durante i controlli degli agenti ha suonato al citofono un uomo dicendo "Comandante, sono io" per poi scappare dopo aver appreso che nell'appartamento c'era la Polizia, quella vera. A sua giustificazione il 66enne ha affermato di appartenere a un'organizzazione di polizia extraterritoriale antiterrorismo affiliata ai servizi segreti e di avere giurisdizione in territori Nato. Tutto il materiale illecitamente detenuto è stato posto sotto sequestro.

Mostra un distintivo falso e dichiara di appartenere alla "polizia parallela". Foto

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