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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Lo zampino della 'ndrangheta nei lavori sul Polcevera

Attraverso dei prestanome, i fratelli Fotia avevano creato nuove società, che di fatto gestivano in prima persona. La Dia ha sequestrato loro beni aziendali del valore di circa 10 milioni di euro

La Direzione Investigativa Antimafia di Genova, in collaborazione con personale della Polizia di Stato di Savona, ha eseguito un sequestro preventivo di beni aziendali del valore di circa 10 milioni di euro, riconducibili ai fratelli Fotia, Pietro, Francesco e Donato.

Il sequestro arriva al termine di indagini scaturite dai controlli sui lavori nel torrente Polcevera a Genova nei quali operavano le società a responsabilità limitata Scavoter e Pdf. I tre, legati all'ndrangheta, avevano cercato di aggiudicarsi anche alcune opere commissionate dalla Bicocca di Milano.

Attraverso dei prestanome, i fratelli Fotia avevano creato nuove società, che di fatto gestivano in prima persona. Questa ultima operazione dimostra, secondo il colonnello Sandro Sandulli, alla guida della Dia genovese, «che sul territorio della Liguria ci sono strutture organizzate e presenti da tempo».

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