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Cronaca

Piano territoriale regionale, Lista Sansa: "Ritorno al partito del cemento"

L'opposizione critica il piano territoriale regionale, presentato dalla Lista Giovanni Toti, che sarà votato mercoledì 26 gennaio in giunta regionale. Secondo il consigliere Ferruccio Sansa si tratta di un piano che riporta la regione indietro di 20 anni, all'epoca della cementificazione

Martedì 25 gennaio l'assessore all'urbanistica a alla pianificazione territoriale Marco Scajola ha illustrato in consiglio regionale il nuovo piano territoriale regionale che verrà votato mercoledì 26 gennaio 2022.

Si tratta di uno strumento di pianificazione territoriale strategico nel quale sono indicate le priorità e le linee guida degli interventi di sviluppo e tutela del territorio ligure per i prossimi anni. Un documento prescritto dalla legge che altre Regioni, come Piemonte ed Emilia Romagna, hanno emanato già nel 2010 mentre la Liguria ne è sprovvista dal 1997.

Il piano redatto dalla Regione indica come priorità la valorizzazione dell'entroterra, la riqualificazione delle aree urbane regionali e la valorizzazione delle coste. Per l'entroterra l'obiettivo è contrastare lo spopolamento favorendo l'insediamento di start up innovative e riducendo i vincoli edilizi, oltre a tutelare le caratteristiche ambientali e paesaggistiche.

Gli interventi per la riqualificazione delle città avranno invece lo scopo di rilanciare servizi funzionali e infrastrutture innovative utili a migliorare il benessere dei cittadini. Per le coste si punterà alla diversificazione delle attività economiche, alla protezione delle aree a rischio inondazione marina e fluviale e al rafforzamento delle identità culturali.

I consiglieri regionali della Lista Sansa hanno criticato aspramente il piano elaborato dall'assessore Scajola, in particolare evidenziando una carenza di solide basi conoscitive sulla storia del territorio e sui possibili scenari futuri dell’economia e della società ligure.

In particolare viene sottolineata la mancanza di una visione strategica che tenga conto degli altri documenti programmatici regionali, come l’Agenda regionale 2030 sullo sviluppo sostenibile e la Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile.

In particolare, Ferruccio Sansa, in un post sulla sua pagina Facebook ha dichiarato:

"Il piano che l'assessore Scajola ha scritto pensando alla Liguria dei prossimi 20 anni sembra un deja vu. Un balzo, sì di vent'anni, ma indietro nel tempo e con protagonista sempre Scajola, ma senior in quel caso. L'operazione “Ritorno al futuro” messa a punto dalla Giunta Toti con il Piano territoriale regionale prevede infatti: più strade (addirittura anche una Gronda di Levante autostradale per collegare la Val Fontanabuona e la Val Polcevera), più porticcioli (siamo i secondi in Italia per numero di approdi ogni mq di costa), più consumo di suolo e più operazioni di riqualificazione dell'entroterra (classificato come: ogni pezzo di terra a 300 metri dal mare) dall'alto rischio di speculazione edilizia, come sta avvenendo sulla collina di Vesima a Genova."

Anche Selena Candia, consigliera regionale della lista Sansa, è intervenuta attraverso i suoi canali social rendendo pubbliche le proposte di modifica al piano territoriale che saranno presentate domani in consiglio regionale dall'opposizione:

"La logica di chi ci governa è sempre la stessa: un modello di sviluppo basato sull’edilizia, sul cemento, sul consumo di suolo. Ecco le proposte che domani presenteremo 1) zero consumo di suolo nella costa e saldo zero del consumo di suolo nelle città e nell’entroterra (ovvero se costruisci qualcosa devi bonificare uno spazio equivalente); 2) case private sfitte alle persone con problemi abitativi, grazie a contributi regionali 3) ogni ligure deve avere almeno un metro quadro e mezzo per aree pedonali o ciclabili 4) le nuove opere di mobilità pubblica e privata devono essere delle infrastrutture verdi 5) una cartografia sulla sanità in Liguria per capire cosa c’è, dove, e cosa ci sarà grazie al Pnnr".

Sulle polemiche e le critiche sollevate dai gruppi di opposizione è arrivata la replica della Lista Toti che difende la bontà del piano territoriale in particolare nell'ottica dello sviluppo e della crescita del territorio.

Queste il commento del gruppo consiliare della Lista Toti:

"Quello approntato dall'assessore all'Urbanistica Marco Scajola e da questa Giunta regionale è un piano di prospettiva, che mira a creare lavoro, crescita e sviluppo, senza che nessuno venga lasciato indietro. L'entroterra della nostra Regione verrà valorizzato come mai accaduto prima, attraverso l'individuazione di poli attrattivi che diventeranno dei veri e propri hub di servizi per i cittadini, mentre l'apertura di start-up innovative consentirà di combattere lo spopolamento dei paesi dell'interno, rilanciando l'economia e il lavoro. Da quando si è insediata questa Giunta, inoltre, la rigenerazione urbana è diventato uno degli obiettivi più perseguiti dalla buona politica che abbiamo messo in atto, mentre per quanto riguarda il consumo del suolo fa davvero sorridere dover ricordare al consigliere Sansa che la Liguria, in questo ambito, è risultata essere la regione italiana con il minor consumo di suolo".

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