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Cronaca

Petrolio nel Polcevera, sopralluogo del ministro Galletti a Fegino: «Chi inquina paga»

Il ministro dell'Ambiente ha effettuato un sopralluogo e poi ha incontrato i giornalisti per il punto della situazione: «Situazione normalizzata rispetto a prima ma il danno c'è stato, chi inquina paga»

È arrivato a Genova il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, che nelle scorse ore ha effettuato un sopralluogo sul rio Fegino per valutare la situazione dopo l'emergenza dello sversamento del petrolio.

Una lunga mattinata: a causa di un errore di comunicazione, il ministro, dopo il sopralluogo, anziché presentarsi alla conferenza stampa si è recato a un briefing in Prefettura con la Protezione Civile senza informare l'assessore regionale Giacomo Giampedrone. Dopo un'ora di attesa, l'assessore - che non era stato informato neppure del sopralluogo - ha lasciato la sala stampa per recarsi lui stesso in Prefettura.

Alla fine il ministro ha comunque raggiunto i giornalisti insieme al commissario dell’Autorità Portuale di Genova, l’ammiraglio Giovanni Pettorino: «Bisogna fare una stima dei danni - ha detto Galletti - e pianificare le operazioni di bonifica. Oggi è presto per dare un cronoprogramma preciso, in ogni caso grazie a un buon lavoro di squadra l'emergenza è stata affrontata nel migliore dei modi. Ma non ci si ferma qui: appena la magistratura procederà al dissequestro dovremo preparare un progetto di bonifica, approvarlo e realizzarlo. Questa mattina ho fatto un sopralluogo lungo il rio Fegino, la situazione è normalizzata rispetto a quel che è accaduto nei giorni scorsi: la magistratura dirà se si è trattato di un disastro ambientale, in ogni caso il danno c'è stato eccome».

L'ingenza del danno non è ancora stata definita, ma una cosa per il ministro è certa: «Chi inquina paga, su questo non c'è dubbio. In Italia c'è un problema legato ai controlli: funzionano, ma non c'è omogeneità. Ogni Regione ha un livello di controlli autonomo, credo che ci sia bisogno una certa omogeneità, per questo stiamo lavorando a una legge che darà la possibilità a Ispra di dettare le regole per i controlli».

E in questo contesto si torna a parlare di energia pulita: «Siamo a pochi giorni dalla firma dell'accordo di Parigi per la decarbonificazione - spiega Galletti - sicuramente ci sarà bisogno di una fase di transizione, ma continuiamo a investire sulle rinnovabili. L'Italia è all'avanguardia: per quanto riguarda il fotovoltaico, ad esempio, siamo tra i migliori al mondo. Ne andiamo fieri ma non abbassiamo la guardia. Credo inoltre che ambiente e occupazione possano andare di pari passo: dobbiamo trovare soluzioni per conciliare ambiente e sviluppo, ci vuole una forte sensibilità da parte del mondo imprenditoriale, dopodiché noi abbiamo un ruolo importante in tutti i controlli da effettuare».

A fare il punto della situazione è l'ammiraglio Pettorino: «Non ci sono più idrocarburi in mare, e il prodotto spiaggiato è limitato a una quantità praticamente ininfluente grazie al tempestivo intervento di tutti i mezzi a disposizione per fermare lo sversamento. Ieri infatti moltissimi cittadini e turisti hanno trascorso la giornata sulle spiagge». 

Successivamente il ministro Galletti è intervenuto in Consiglio Regionale con il Presidente della Regione Giovanni Toti.

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