Peste suina: cosa prevede l'ordinanza per parchi, spiagge, cani e attività all'aperto
L'ordinanza della Regione ha fatto chiarezza sui divieti disposti dal governo nell'area rossa, previsto anche l'abbattimento di circa 500 animali
Cosa prevede la nuova ordinanza regionale arrivata dopo quella ministeriale per il contenimento della peste suina africana? Si tratta di indicazioni per i sindaci e i cittadini, dopo i divieti disposti dal governo nella cosiddetta 'zona rossa', che comprende 36 comuni liguri (tra Genova e Savona), una sorta di lockdown con il divieto di caccia e pesca e anche attività come trekking, mountain bike e raccolta funghi. Andiamo a vedere nello specifico quali sono le norme contenute nell'ordinanza, che dispone l'abbattimento di circa 500 animali e spiega nel dettaglio quali sono le attività consentite.
Peste suina, le aree escluse dai divieti
Rimangono escluse dai divieti le attività all'aperto svolte su strade provinciali e comunali e in generale su tutte le strade asfaltate, ma anche su quelle private necessarie a raggiungere le abitazioni, i luoghi di lavoro e i fondi agricoli di proprietà. Stesso discorso anche per le strade che consentono di raggiungere le strutture ricettive aperte al pubblico.
Nessuna restrizione per spiagge, moli e lungomare
Esclusi dai divieti anche le aree verdi dei centri urbani, i relativi parchi urbani, spiagge, moli e strade lungomare, e infine aree ricreative recintate di pertinenza dei centri abitati o comunque non in continuità con l'ambiente naturale.
Cani sempre al guinzaglio
È sempre vietato lasciare in libertà cani e altri animali domestici, anche in tutte queste aree. Vanno sempre tenuti al guinzaglio.
Sì a corse e camminate nei parchi
Rimane quindi possibile camminare o correre per i parchi cittadini, nelle ville o nelle aree giochi o recintate e nella 'zona rossa' è anche consentita l'attività in bicicletta, ma rimanendo sempre sulle strade asfaltate.
Dove inizia la zona rossa a Genova
Per quello che riguarda la città di Genova la 'zona rossa' inizia con i sentieri del Righi, si può arrivare fino al parco del Peralto, ma rimanendo sulla strada asfaltata. Dall'altra parte, invece, si può accedere solo fino all'Ostaia de Baracche. Vietate quindi le gite ai forti e le camminate nei boschi, così come caccia, pesca, trekking, mountain bike, raccolta funghi e di tartufi
No alla selvicoltura, sì alla legna da ardere
Sospese per 30 giorni le attività selvicolturali, esclusi i tagli connessi all'approvvigionamento di legna da ardere per i residenti. Consentita, con autorizzazione del servizio veterinario della Asl competente, l'attività dei Cras di recupero della fauna selvatica proveniente da zona infetta.
Abbattimento di 500 capi
L'ordinanza dispone anche l'abbattimento di circa 500 capi di suini allevati allo stato brado o semibrado e negli allevamenti misti (suini, cinghiali e ibridi) nell'area interdetta, con divieto di ripopolamento per sei mesi e saranno stanziati dei ristori. Abbattimento anche per i suini detenuti negli allevamenti familiari per autoconsumo, sempre con divieto di ripopolamento per sei mesi e sempre con visita di un veterinario prima e dopo l'abbattimento. La carne, in caso di macellazione, non può uscire dall'area in cui è stato trovato il virus. Abbattimento e macellazione anche per i cinghiali dei campi di addestramento cani.
Peste suina, elenco comuni in area infetta
- Bogliasco
- Arenzano
- Ceranesi
- Ronco Scrivia
- Mele
- Isola Del Cantone
- Lumarzo
- Genova
- Masone
- Serra Riccò
- Albisola Superiore
- Campo Ligure
- Mignanego
- Busalla
- Bargagli
- Celle Ligure
- Savignone
- Stella
- Torriglia
- Rossiglione
- Sant'Olcese
- Valbrevenna
- Sori
- Pontinvrea
- Varazze
- Tiglieto
- Campomorone
- Cogoleto
- Urbe
- Sassello
- Pieve Ligure
- Davagna
- Casella
- Montoggio
- Crocefieschi
- Vobbia.