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Cronaca

Peste suina africana, rischio epidemia: vietata la caccia in alcuni comuni genovesi

Un caso di peste suina africana è stato individuato in Piemonte dopo le analisi della carcassa di un cinghiale trovata ad Ovada, in provincia di Alessandria. È una malattia virale che colpisce suini e cinghiali. Altamente contagiosa e spesso letale per gli animali, non è, invece, trasmissibile agli esseri umani

L’Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche, centro di referenza nazionale per le malattie da pestivirus, ha confermato la presenza della peste suina africana in un campione ottenuto da un cinghiale morto a Ovada, in provincia di Alessandria.

Secondo quanto comunicato dall'ambito territoriale di caccia di Genova, presieduto da Giovanni Olivieri, Regione Liguria formalizzerà quanto prima il divieto di caccia a tutte le specie e di altre attività su campo, così come previsto dai protocolli vigenti in un’area in via di completa definizione ma comprendente almeno il territorio dei comuni di: Arenzano, Busalla, Campo Ligure, Campomorone, Ceranesi, Cogoleto, Genova, Isola del Cantona, Masone, Mele, Mignanego, Roncoscrivia, Rossiglione, Sant'Olcese, Savignone, Serra Ricco’, Tiglieto.

Il divieto di caccia e di altre attività su campo, fonti di disturbo per la fauna selvatica è finalizzato a cercare di evitare la dispersione di eventuali altri cinghiali infetti nei territori limitrofi a quello interessato e quindi a contenere l’espandersi dell’epidemia. Non si conosce ancora data e orario dell’entrata in vigore del divieto ma si raccomanda a tutti i cacciatori di non esercitare l’attività venatoria in quei comuni da oggi, sabato 8 gennaio. Al fine di contribuire al monitoraggio di tale epidemia, il presidente Oliveri, invita anche chiunque rinvenga, sull’intero territorio dell’Atc, una carcassa di cinghiale a non manipolarla e a segnalare tempestivamente il fatto agli organi competenti.

Come spiega il Ministero della Salute "la Peste suina africana (PSA) è una malattia virale che colpisce suini e cinghiali. Altamente contagiosa e spesso letale per gli animali, non è, invece, trasmissibile agli esseri umani".

Anche Alisa partecipa all’unità di crisi attivata dal governo a seguito dell’individuazione di tre casi di peste suina su animali ritrovati tra Piemonte e Liguria, in particolare due casi in provincia di Alessandria, nell’ovadese, ed uno in provincia di Genova a Isola del Cantone.

Il responsabile del servizio veterinaria Roberto Moschi spiega: “Il Ministero della Salute emetterà ordinanze per definire le restrizioni che interessano una parte del territorio ligure e riguardano la caccia, la zootecnia, la movimentazione di animali e l’export delle carni”.

Oggetto del provvedimento saranno le aree ricomprese in un esagono tracciato tra i territori di Genova, Ronco Scrivia, Novi Ligure, Acqui Terme, Spigno Monferrato e Albissola Marina. In particolare, è vietata la caccia di qualsiasi specie, la raccolta di funghi e altre attività concernenti le aree boschive. La movimentazione di qualsiasi tipo di animali zootecnici è vietata, in entrata e in uscita. Ed è stata sospesa a tempo indeterminato anche la certificazione veterinaria riguardante l’esportazione delle carni suine.

“Si tratta di un virus che si trasmette molto facilmente - aggiunge Moschi - ma che colpisce esclusivamente gli animali suini e i cinghiali. Non si trasmette all’uomo, né agli altri animali. L’elevata contagiosità rende però necessaria una particolare attenzione agli allevamenti suini sul territorio e al controllo delle popolazioni selvatiche”. 

L’unità di crisi si riunirà nuovamente all’inizio della prossima settimana.

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