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Cronaca

Botte in discoteca per una battuta: Belsito condannato per lesioni

I fatti risalgono al novembre 2012: stando alla tesi dell'accusa, accolta dal giudice, l'ex tesoriere aveva ordinato un pestaggio ai danni di un trentenne che aveva scherzato sulle sue vicende giudiziarie

Il giudice del Tribunale di Genova ha condannato a 5 mesi di reclusione l’ex tesoriere della Lega Nord, Francesco Belsito: l’accusa era quella di avere ordinato un pestaggio ai danni di un cliente della discoteca Sol Levante di Cavi di Lavagna, responsabile di alcuni commenti sarcastici sui guai giudiziari legati alla gestione dei fondi della Lega che Belsito stava attraversando.

I fatti risalgono al novembre del 2012, periodo in cui il nome di Belsito figurava tra lo staff della discoteca: la vittima del pestaggio, un trentenne, aveva raccontato in aula di avere incontrato l’ex tesoriere nel locale notturno e di avergli rivolto alcune battute sulla vicenda giudiziaria. A fine serata era stato raggiunto dal buttafuori, Giuseppe Fragalà, che lo aveva aggredito e picchiato.

Il trentenne aveva sporto denuncia alla polizia, e Belsito era stato chiamato a rispondere, insieme con Fragalà, dell’accusa di lesioni in concorso. Oggi il verdetto del giudice Adriana Petri: 5 mesi di reclusione con la sospensione della condizionale per il primo, 6 mesi per il secondo, autore materiale del pestaggio.

Il giudice ha inoltre stabilito per Belsito e Fragalà il pagamento in solido alla vittima di una provvisionale di 9mila euro, rimandando al tribunale civile il calcolo del risarcimento complessivo del danno.

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