Treni vecchi, ritardi e sporcizia: la Genova-Ventimiglia tra le peggiori linee d'Italia
C'è anche la Genova-Savona-Ventimiglia tra le peggiori linee ferroviarie d'Italia secondo Pendolaria, il rapporto annuale di Legambiente che analizza nel dettaglio numeri e storie di un'Italia a due velocità
C'è anche la Genova-Savona-Ventimiglia tra le peggiori linee ferroviarie d'Italia (si piazza al nono posto) secondo Pendolaria, il rapporto annuale di Legambiente che analizza nel dettaglio numeri e storie di un'Italia a due velocità e le varie disuguaglianze che ci sono nel Paese per quanto riguarda la mobilità su rotaia.
Secondo il rapporto di Legambiente "per chi frequenta i 147 km di questa linea ferroviaria continuano le criticità e le proteste. Il materiale rotabile non risulta assolutamente in grado di soddisfare le richieste dei pendolari e dei turisti. Anche sulla puntualità dei treni piovono lamentele, ma i pendolari lamentano soprattutto convogli vecchi, con sedili rattoppati, bagni sporchi e maleodoranti specialmente in estate. E al contrario nei periodi più freddi i pendolari vedono il passaggio di “treni-frigorifero” con carrozze al ghiaccio perché il riscaldamento spesso risulta guasto".
Le linee peggiori d'Italia secondo Pendolaria
La peggiore linea d'Italia è ancora, sempre secondo Pendolaria, la Roma-Lido, seguita dalla Circumvesuviana e dalla Reggio Calabria-Taranto. In questa speciale classifica anche la Verona-Rovigo, la Brescia-Casalmaggiore-Parma, l'Agrigento-Palermo, la Settimo Torinese-Pont Canavese, la Campobasso-Roma, la già citata Genova-Savona-Ventimiglia e infine al decimo posto la Bari-Corato-Barletta.
Pendolaria: opere incompiute e priorità
Nel rapporto di parla anche di priorità e opere incompiute, che sarebbero fondamentali per i pendolari, in Italia e per quello che riguarda la Liguria vengono citati due casi emblematici. Il primo riguarda il potenziamento linea ferroviaria tra Genova Voltri e Genova Brignole, un'opera che include il quadruplicamento dei binari tra Genova Voltri e Genova Sampierdarena e l’interconnessione al Terzo Valico dei Giovi, il sestuplicamento tra Genova Principe e Genova Brignole e il riassetto degli impianti di stazione di Genova Brignole, Genova Voltri e Genova Sampierdarena con creazione di nuovi impianti di sicurezza e controllo. Si parla di un bacino di utenza interessato di circa 350mila abitanti, di cui circa 30.000 frequentano già ogni giorno la linea ferroviaria e lamentano l’eccessiva lentezza dei treni ed il sovraffollamento. La fine lavori era prevista per il 2016, attualmente però sono sono fermi e il completamento è al 40%, in estremo ritardo e senza certezze sui tempi di realizzazione. Per quello che riguarda i costi, sempre secondo il rapporto di Legambiente, si parla invece di 622,4 milioni, di cui 581,4 milioni disponibili.
Il raddoppio della Genova-Ventimiglia
Il secondo caso che viene analizzato è invece il completamento del raddoppio della Genova-Ventimiglia. I pendolari del ponente ligure lamentano disagi da anni, secondo Legambiente, specialmente per chi frequenta i 147 chilometri della ferrovia Genova-Savona-Ventimiglia con criticità e proteste. Con il cambio d'orario di dicembre 2016 è stata attivata la variante di tracciato a doppio binario fra Andora e San Lorenzo al Mare, incluse le nuove stazioni di Andora, Diano e Imperia. Il problema è che il materiale rotabile non risulta assolutamente in grado di soddisfare le richieste dei pendolari e dei turisti, i convogli sono spesso vecchi, ma è anche sulla puntualità che piovono le lamentele. Per il completamento del raddoppio manca al momento la tratta di 31 km Finale Ligure-Andora, con la progettazione presentata al Ministero delle Infrastrutture, ma mancano i finanziamenti.