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Cronaca

Coronavirus, la procura: «Pene più severe per chi viola il decreto»

Anche a Genova verranno applicate nuove sanzioni per chi viola le restrizioni del decreto "io resto a casa"

Giro di vite ai controlli e alle pene per chi viola il decreto “Io resto a casa”, a pochi giorni dall’entrata in vigore del nuovo decreto del premier che stabilisce misure ancora più restrittive.

Anche la procura di Genova ha infatti annunciato l’intenzione di applicare pene più severe, anche di natura economica. ll premier Giuseppe Conte, nella diretta di aggiornamento di martedì sera, ha confermato che nel nuovo dpcm è stata introdotta, sul piano sanzionatorio, una multa da 400 a 3mila euro per chi viola il decreto. Se la violazione è compiuta con un veicolo, la sanzione è aumentata sino a un terzo.

«Alla sanzione attualmente prevista si sostituisce quella che va da 400 a 3mila euro - ha detto Conte - Io sono soddisfatto e orgoglioso della reazione che gli italiani stanno avendo per rispettare le prescrizioni e le indicazioni che abbiamo fornito, le forze dell’ordine stanno facendo un'attenta verifica, perché è giusto che ci sia un attento monitoraggio».

Il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, avrebbe già inviato una direttiva specifica alle forze dell'ordine. Sabato scorso era stata la procura di Milano a valutare l'ipotesi di dare un’ulteriore stretta contro chi viola il Dpcm. Soprattutto nei confronti dei recidivi, che anche a Genova sono stati “pizzicati” dalla polizia.

È il caso, per esempio, del 49enne di origini sarde denunciato insieme con un 28enne polacco dopo essere stato trovato sulle panchine di piazza Brin a bere birra, già denunciato lo scorso 16 marzo per lo stesso motivo. Tra lunedì e martedì, la polizia ha denunciato una decina di persone, e ha già applicato il nuovo articolo nei confronti di una ragazza che da Marassi si è spostata in via del Campo, nel centro storico.

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