Appartamenti-alcove a Pegli e alla Foce, arrestato "broker" di prostitute
In manette è finito il 33enne Alessandro Procopio, già condannato nel 2012 per lo stesso reato: dal 2014 affittava le sue case alle ragazze per consentire loro di ricevere i clienti
Si era trasformato in un vero e proprio “broker” per portare avanti un giro di prostituzione, contattando le ragazze attraverso le inserzioni che loro stesse mettevano sui siti specializzati e offrendo loro i suoi appartamenti per accogliere i clienti: un giro d’affari che gli fruttava circa 1.500 euro al mese, e che al termine di lunghe indagini da parte della Squadra Mobile della questura è stato smantellato.
A finire in manette è stato Alessandro Procopio., 33 anni, arrestato in mattinata su ordinanza del gip del tribunale di Genova nella sua abitazione di Pegli, dagli uomini coordinati dal dirigente Annino Gargano: già condannato nel 2012 proprio per i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, il 33enne ha sfruttato l’intero periodo che doveva trascorrere ai domiciliari (misura poi ridotta all’obbligo di firma) per selezionare le prostitute online - principalmente provenienti dal Sudamerica e dall’Europa dell’Est, residenti in tutta Italia, dalla Lombardia alla Sardegna - contattarle e mettere loro a disposizione i suoi tre appartamenti, uno in piazza Lido e uno in viale alla Pineta, a Pegli, e uno in via Crimea, alla Foce.
VIDEO | Case trasformate in alcove per un giro di prostituzione, le immagini del blitz della polizia
I prezzi variavano a seconda delle necessità delle prostitute: l’appartamento trasformato in alcova veniva affittato a 50 euro al giorno, prezzo “scontato” nel caso in cui il periodo si fosse prolungato. Una volta presi gli accordi, Procopio incontrava la prostituta, la accompagnava a vedere l’appartamento e le lasciava le chiavi, intascando i soldi. I sospetti della Mobile, che già lo aveva nel mirino, si sono concretizzati proprio a causa del continuo via vai di ragazze avvenenti nei palazzi, che aveva insospettito il vicinato.
Le indagini, partite a fine 2015, sono proseguite per quasi un anno tra appostamenti, pedinamenti e intercettazioni, sino alla mattinata di giovedì, quando l’uomo è stato arrestato e trasferito in carcere. All’interno dei uno degli appartamenti, tutti sequestrati in attesa della confisca, all’arrivo degli agenti era presente proprio una prostituta di origini brasiliane che stava aspettando un cliente.