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Cronaca

Pedopornografia e adescamento online, casi in aumento in Liguria

Nel 2021 ci sono state 26 vittime, un incremento del 44% rispetto al 2020

Nel 2021 in Liguria ci sono state 26 vittime di pedopornografia e adescamento online, un incremento del 44% rispetto all'anno precedente. Socialnetwork, videogiochi e messaggistica possano costituire una grande opportunità di crescita, ma anche un pericolo a cui prestare la massima attenzione. I dati sono stati ufficializzati dalla polizia posta e delle comunicazioni in occasione della giornata nazionale per la lotta alla pedofilia. 

"Una minaccia costante all’integrità di bambini e ragazzi che oggi travalica il mondo reale e si diffonde anche online. Ribadiamo il nostro impegno, innanzitutto repressivo, nella protezione delle piccole vittime di un crimine aberrante e vergognoso" afferma Lucia Muscari, dirigente del compartimento polizia postale e delle comunicazioni per la Liguria.

"Quanto accaduto negli ultimi due anni per l’emergenza pandemica - prosegue - ha accelerato i processi di avvicinamento tra bambini ed internet, ha intensificato il rapporto di reciproca attrazione che già esisteva tra adolescenza e servizi di rete sociale online e ha influenzato le abitudini quotidiane di ognuno di noi, imponendo una relazione sempre più stretta con il mondo digitale, mostrando però altrettanto velocemente il suo lato oscuro"

Chi in modo criminale sfrutta la rete per nascondersi, per nutrire le proprie fantasie deviate sa quanto sia stretto il rapporto tra le piccole vittime e i devices tecnologici: nel 2021 sono stati ben 19 gli episodi trattati dal compartimento polizia postale e delle comunicazioni per la Liguria, casi nei quali famiglie e vittime sono state costrette a fare i conti con la capacità manipolatoria di adulti consapevoli, con la circolazione illegale di immagini di violenza, con la condivisione in circuiti apparentemente anonimi, sulle darknet, di confessioni di fatti di abuso.

A riprova dell’aggravamento della minaccia contro infanzia e adolescenza in rete, cresce il numero di soggetti indagati per reati di pedopornografia e adescamento denunciati all’autorità giudiziaria, in particolare sono state 51 le persone sottoposte ad indagine, di cui 6 arrestate, di queste 2 per produzione di materiale pedopornografico, ovvero con lo sfruttamento sessuale di minori.

Nel primo trimestre del 2022 inoltre la situazione sembra ulteriormente preoccupare poiché a livello nazionale cresce il numero degli arrestati rispetto al 2021.

La dirigente Lucia Muscari conclude, testimoniando un trend: "Purtroppo è triste la constatazione che, nell’ultimo anno, sempre più spesso l’analisi delle immagini pedopornografiche e le attività investigative svolte su tutto il territorio nazionale, con il coordinamento del Cncpo, consentano di salvare piccole vittime, oggetto di abusi sessuali reali perpetrati da soggetti che appartengono alla loro cerchia di fiducia. Si tratta di un dato che ribadisce l’impegno operativo che la polizia postale e delle comunicazioni esprime quotidianamente e dichiara tuttavia anche la concreta pericolosità crescente dei soggetti che usano la rete per scopi di adescamento e pedopornografia. La complessità di questa minaccia impone continui sforzi di adeguamento ed una sinergia costante, sia con i collaterali organismi esteri di polizia che con il mondo dell’associazionismo attivo per la tutela dei minori, in un’ottica di sistema in cui la prevenzione integra l’opera repressiva che con grande assiduità e impegno gli operatori della polizia postale e delle comunicazioni portano avanti ogni giorno".

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