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Cronaca

"Pedane per disabili pericolose", la denuncia del sindacato Ugl

Roberto Piccardo, dirigente del sindacato: "Nel 2008 Amt aveva emanato un ordine di servizio dove vietava l'accesso alle carrozzine con un peso complessivo maggiore ai 250 chilogrammi. È improponibile per il dipendente calcolare il peso, ancor più difficile sarebbe dire a una persona che non può salire"

Il sindacato Ugl Fna denuncia alcune problematiche legate alle pedane per disabili utilizzate a bordo degli autobus di Amt. 

"Ci è stato segnalato da diversi colleghi - scrive in una nota la segreteria Ugl Fna - che sulle linee del Cep si sta evidenziando una situazione particolarmente delicata. Un signore con la sua carozzina a motore utilizza abitualmente i mezzi pubblici, ovviamente tramite pedana. La preoccupazione degli autisti è che la pedana  ceda 'rovinosamente' sotto al peso della carozzina stessa.  Non solo, un altro ostacolo è dato dal fatto che la pedana deve essere appoggiata ad un marciapiedi (in molte fermate assente), in mancanza di questo l'eccessiva pendenza potrebbe far ribaltare la persona".

"Gli autisti con la massima sensibilità e attenzione - aggiunge il sindacato - si prodigano quotidianamente per agevolare il passeggero in questione, la nostra preoccupazione come organizzazione sindacale è che, nel malaugurato caso di un incidente, la responsabilità possa ricadere sul collega". 

"Nel 2008 - prosegue Ugl - Amt aveva emanato un ordine di servizio dove vietava l'accesso alle carrozzine con un peso complessivo maggiore ai 250 chilogrammi. È improponibile per il dipendente calcolare il peso, ancor più difficile sarebbe dire a una persona che non può salire, attirandosi magari le ire dei passeggeri che non conoscendo le specifiche tecniche in questione prenderebbero l'atto come discriminatorio. Al fine di evitare spiacevoli problemi a tutti, riteniamo che Amt debba  prendere posizione in maniera chiara e inequivocabile, a tutela di tutti. Sarebbe auspicabile vedere degli adesivi riportanti il peso massimo consentito, o una qualsiasi indicazione chiara, sulle porte e all'interno del bus".

Roberto Piccardo, dirigente sindacale Ugl, spiega a Genova Today: "Amt ha già un servizio per disabili a chiamata, ma si tratta di poche unità e per le persone che lo utilizzano non è semplicissimo organizzarsi. Servirebbe, con dei contributi pubblici e non dell'azienda, mettere più mezzi in servizio o turni per organizzare più trasporti. Questo però non può essere un problema di Amt, ma delle istituzioni che dovrebbero attrezzarsi per le barriere architettoniche, avere sulle fermate dei marciapiedi adeguati e magari dei trasporti mirati e potenziati attraverso questi mezzi, che sono già presenti nella rimessa di Sampierdarena, e che girano la città con servizio a chiamata. Sono però troppo poche, ne servirebbero di più".

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