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Cronaca Centro / Via V Dicembre

Massacra la moglie e scappa con il figlio. La fuga dura 150 chilometri

Un 32enne, dopo aver picchiato e rotto due costole alla donna, ha sequestrato il bambino a Vigevano e lo ha portato a Genova nel tentativo di imbarcarsi per la Tunisia. È stato localizzato dalla polizia di Stato e posto in stato di fermo in carcere su ordine della procura

"Adesso me ne vado in Francia con il bambino e non lo vedrai mai più". 

Dalla minaccia ai fatti: due notti fa un padre ha sequestrato il figlio di sei anni ed è partito da Vigevano, in piena notte e a folle velocità, in direzione di Genova, dove pensava di imbarcarsi alla volta della Tunisia.

La fuga è durata 150 chilometri: H.S., 32 anni tunisino, è stato localizzato dalla polizia di Stato prima vicino al Terminal traghetti e poi fermato proprio nei pressi  del tribunale, in via 5 Dicembre, dove aveva posteggiato la sua Polo verde con a bordo il bambino.

All'interno delle borse in macchina, gli agenti hanno trovato i passaporti, dei contanti, la carta di credito della moglie e alcuni documenti del consolato tunisino, dove l'uomo avrebbe chiesto il rinnovo della sua patente di guida scaduta e altre carte indispensabili per imbarcarsi insieme al minore. 

L'allarme è partito nella notte tra mercoledì e giovedì a Pavia, quando la moglie, E.G.H. di 40 anni, dopo essere stata massacrata di botte dal marito è riuscita a chiamare il 112 e a spiegare, in stato di choc, quanto successo. L'uomo, mercoledì sera, aveva telefonato per le 20 dicendo che l'avrebbe portata fuori a cena insieme al bambino. Invece si è presentato a casa ubriaco e violento. Non era la prima volta: la moglie lo aveva già denunciato per maltrattamenti.

H.S. ha sfondato la porta d'ingresso e si è scagliato contro la donna mettendole le mani al collo nel tentativo di strozzarla. Poi l'ha trascinata per i capelli sul pavimento fino in camera. Qui, dopo averle assestato una serie di calci e pugni, l'ha calpestata, rompendole due costole. Nella furia, poi, ha preso il bambino e detto alla donna che non lo avrebbe più rivisto.

Il bimbo, in lacrime, sulla porta di casa, prima di essere trascinato via, è riuscito a dire: "Mamy chiama un'ambulanza". Poi è stato portato via per una folle fuga in auto, con il padre alla guida ubriaco, senza patente e sotto effetto della droga.

Al momento della perquisizione a Genova, infatti, la polizia gli ha trovato in tasca anche mezzo etto di hashish. Il violento si trova ora in stato di fermo in carcere in attesa della richiesta di convalida del pubblico ministero e di applicazione di eventuali misure cautelari per pericolo di fuga. Le accuse che pendono su di lui vanno dalla rapina aggravata alle lesioni gravi, al sequestro di minore.

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