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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Ceranesi / Piazza Santuario Nostra Signora della Guardia, 4

Il Papa alla Guardia: «Giovani, non siate "turisti" della vita, andate a "missionare"»

L'incontro con i ragazzi: «Non siate "turisti" della vita, come coloro che fotografano tutto, e non guardano nulla. Poi riguardano le foto a casa con superficialità»

Tra le domande rivolte dai giovani, come essere missionari nei confronti di coetanei che vivono in situazioni difficili: «Per prima cosa bisogna amarli, un gesto, uno sguardo d'amore. Puoi pianificare per aiutare il prossimo, ma senza amore è inutile. Molte persone, confessandosi, dicono di fare la carità ai bisognosi, io chiedo se li hanno guardati negli occhi». 

«Genova è una città che ha ricevuto tante navi e ha generato grandi navigatori - ha detto poi - per essere discepolo ci vuole lo stesso cuore di un navigatore: orizzonte e coraggio. Se non hai orizzonte, nè coraggio, e non sai vedere al di là del tuo naso non sarai mai un buon missionario. Le moderne tecniche di informazioni spesso ci fanno cadere in un tranello, perché invece che informarci ci saturano, e quando sei saturato l'orizzonte si avvicina e hai davanti un muro, perdi la capacità di orizzonte. State attenti, guardate sempre quello che vi vendono. Non perdete la capacità di farvi un giudizio vostro, non mangiate quello che vi servono su un piatto, serve contemplazione. Che bello quando un ragazzo o una ragazza si lascia "importunare" da Gesù, non si fa tappare la bocca con facilità, cerca la verità, non risposte semplici, va al largo. Dobbiamo imparare a sfidare il presente».

Il Pontefice ha dedicato un passaggio ai migranti: «Bisogna avere il coraggio di chiederci se alcune cose sono normali. È normale che il Mediterraneo diventi un cimitero? È normale che tanti Paesi chiudano le porte a questa gente che fugge dalla fame, dalla guerra, dallo sfruttamento? Se non è normale, dobbiamo adoperarci perché non succeda, ci vuole coraggio».

«Io stasera riparto, ma lascio un seme - ha detto Bergoglio ai tantissimi ragazzi accorsi per partecipare alla messa - Sta a voi decidere come crescerlo. Vi chiedo una sola cosa: al mattino dite una semplice preghiera, chiedete al Signore di non lasciarvi soli, di venirvi a importunare e di darvi il coraggio». Dopo gli applausi fragorosi, il Papa ha quindi elargito la benedizione ai giovani e anche ai detenuti del carcere di Marassi in collegamento. Poi si è diretto verso l’uscita stringendo mani e salutando i presenti per raggiungere il Salone del Caminetto per il pranzo, cui partecipano 130 persone, tra cui 11 detenuti, poveri e senza fissa dimora seguiti dalle associazioni cittadine, e un gruppo di migranti e richiedenti asilo ospitati nei centri della Diocesi.

Il Papa, lasciando il Santuario, ha chiesto un applauso anche a tutti i giovani che hanno aspettato fuori al sole: «Hanno ascoltato in silenzio al caldo, si vede che loro hanno un orizzonte, spero lo abbiate anche voi» ha scherzato.

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