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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via Garibaldi

"A Genova i disabili si devono sposare in strada?"

A porsi la domanda è Lorenzo, che dovrebbe officiare il matrimonio del suo migliore amico a Palazzo Tursi. Ma per arrivare alla sala delle celebrazioni bisogna superare dieci gradini e l'ascensore è spesso fuori uso

Officiare il matrimonio di un caro amico è un onore e una grande emozione. Per questo, rischiare di non poterlo fare per colpa di dieci gradini, lascia l'amaro in bocca. Siamo convinti che il Comune di Genova stia cercando una soluzione, ma nel frattempo i giorni passano e il tempo strige visto che il matrimonio è fissato per sabato 12 marzo.

"Mi chiamo Lorenzo - si legge nella mail inviata all'amministrazione e giunta anche in redazione - e sono una persona disabile con tetraplagia e per spostarmi ho bisogno di una carrozzina elettrica. Vi scrivo in merito alla problematica della accessibilità alla sala delle celebrazioni dei matrimoni in Palazzo Tursi, sede del nostro Comune di Genova. L'unico percorso accessibile per chi si trova nelle mie condizioni è attraverso l'ascensore all'interno della biglietteria di palazzo bianco (ci sarebbero anche altri percorsi con tanto di ascensori accessibili, ma tutti si infrangono davanti a 10 scalini proprio prima della sala delle celebrazioni)".

"Il mio migliore amico e la sua meravigliosa futura sposa si sposeranno il 12 del corrente mese - spiega Lorenzo -. Forse potrete immaginare la mia felicità e il mio entusiasmo quando mi chiesero di essere loro ufficiale civile. Ma questo potrebbe non essere. Già, perché da più di un mese il suddetto ascensore all'interno della biglietteria di palazzo Bianco continua a essere fuori servizio, o meglio, ad alternare ore di servizio a giornate di chiusura per continue riparazioni".

"Per settimane abbiamo aspettato fiduciosi che l'amministrazione e la ditta coinvolta fossero in grado di risolvere il problema. Ma a tutt'oggi le cose rimangono bloccate - prosegue -. Il che mi porta a domandarmi come sia possibile che, data la ricorrente problematica di accessibilità, l'amministrazione non abbia ancora provveduto a predisporre percorsi alternativi; quando sarebbe sufficiente l'installazione di un montascale per quei maledetti ultimi 10 scalini". 

"Così mi viene da immaginare che cosa mai potrebbe accadere se tutto ciò capitasse a una persona in carrozzina nel giorno del proprio matrimonio. Immagino - conclude Lorenzo - come potrebbe essere rovinata quella giornata di gioia, quando dovesse scoprire che l'unica via per accedere al luogo del suo matrimonio gli fosse impedita. Cosa dovrebbe fare in quel caso, sposarsi in strada? Non voglio pensare sia possibile arrivare a tanto nel nostro Comune. Intanto rimaniamo speranzosi che si sappia risolvere anche la mia attuale problematica entro il 12 marzo".

A seguito della lettera è stato presentato dal Comune un possibile percorso alternativo da verificare. La prossima settimana avverrà il sopralluogo.

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