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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Oss, la Regione s'impegna a rendere gratuiti i corsi di formazione

Approvata all'unanimità la mozione 76, presentata da Gianni Pastorino (Linea Condivisa). Il corso per l'accesso alla formazione costa oltre duemila euro

Il Consiglio regionale, nella seduta di martedì 29 novembre 2022, ha approvato all'unanimità la mozione 76, presentata da Gianni Pastorino (Linea Condivisa), che impegna la giunta a rendere gratuiti per gli aspiranti oss i percorsi formativi, considerata l'altissima valenza sociale delle professioni sanitarie in un lungo periodo di carenza cronica a cui si è aggiunta l'emergenza pandemica covid 19.

Nel documento si rileva, dunque, la necessità di rivedere le condizioni di accesso alla formazione per diventare operatore socio sanitario (oss) in quanto il corso per l'accesso alla formazione costa oltre duemila euro e che sono necessari fondi regionali per consentire di intraprendere questo percorso a tutti coloro che sono interessati e disponibili, vista anche la perdurante grave carenza di personale.

Nel dibattito sono intervenuti Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) e l'assessore alla formazione Marco Scajola, che hanno espresso parere favorevole.

"Accogliamo positivamente - dichiara Arboscello dopo la discussione in aula di un ulteriore ordine del giorno che chiedeva la realizzazione di corsi per Oss - la decisione della giunta di farsi promotrice per la realizzazione di corsi gratuiti per il rilascio della qualifica di Operatore socio sanitario a partire dal 2023. In questo modo, inoltre, si darà la possibilità a decine di persone che vogliono diventare operatori socio sanitari, ma che per motivi economici avrebbero dovuto rinunciare a conseguire la qualifica, di frequentare il corso e avere migliori opportunità occupazionali".

"Si tratta di una risposta concreta - conclude Arboscello -, dopo le nostre sollecitazioni e un ordine del giorno approvato all'unanimità già a luglio scorso, a un'esigenza del sistema sanitario regionale da tempo in sofferenza per carenza di personale, tra cui anche Oss, perché permetterà di ampliare anche la platea di figure professionali che durante la pandemia, insieme a tutto il personale sanitario, sono state fondamentali per offrire assistenza e cura ai cittadini e far funzionare il sistema sanitario regionale".

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