Boom di accessi ai pronto soccorso, pazienti in coda per ore
La situazione più critica al San Martino. A dover aspettare non ci sono solo persone con patologie giudicate non urgenti, ma anche diversi codici arancioni
Il lunedì è sempre la giornata più critica nei pronto soccorso, ma oggi, 25 luglio 2022, la situazione sembra più difficile del solito. In base ai nuovi codici colore che descrivono i livelli di priorità per i pazienti, arancione equivale a "rischio di compromissione delle funzioni vitali. Condizione con rischio evolutivo o dolore severo. L'obiettivo prefissato è l'accesso entro 15 minuti".
Perché ricordiamo questo? Il motivo è che sono addirittura sei le persone a cui è stato attribuito il codice arancione e che sono in attesa di essere visitate al pronto soccorso dell'ospedale San Martino, che, dei tre principali nosocomi genovesi, è quello più sotto pressione con 68 pazienti in visita e 48 in attesa, tra cui i sette codici arancioni. Alle 15.30 i pazienti in visita al Galliera risultavano 44, 29 quelli in attesa; 55 in visita al Villa Scassi e 24 quelli in attesa.
"Da stamattina si registrano code ed ambulanze ferme davanti ai pronto soccorso del capoluogo ligure con conseguente difficoltà nel reperire ambulanze disponibili sul territorio. Il modello sanitario di Toti è questo", denuncia Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio Regionale e Vice presidente Commissione II Sanità.
"Gli ospedali sono in tilt - prosegue Pastorino - e solo durante la mattinata odierna c'erano oltre 30 missioni 118 attive all'interno del territorio della Città Metropolitana. Se le ambulanze non verranno liberate si rischia di non avere mezzi per i soccorsi primari e per le dimissioni covid. Le ambulanze sono dunque necessarie per liberare posti nei reparti delle varie strutture ospedaliere".
"Una situazione tragica e paradossale - continua Pastorino - che, ancora una volta, conferma la pesante disorganizzazione della sanità ligure nonostante l'impegno degli operatori sanitari. Le immagini dei tabelloni degli ospedali e dei militi del 118 in attesa davanti ai pronto soccorso rendono l'idea di questo ulteriore disastro della sanità ligure".
"Il presidente della Regione, che non ha mai voluto un assessore alla Sanità, oggi sarà impegnato con la crisi di governo - conclude Pastorino - e, come tale, distante da questi problemi, dalle liste di attesa interminabili. È sempre più evidente la totale mancanza di una dignitosa sanità territoriale, oggi i pronto soccorso genovesi intasati da autoambulanze ne sono la più chiara prova".