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Cronaca

Ospedali ancora nel caos. Ed è polemica tra Viale e Pd

Botta e risposta tra maggioranza e opposizione per la gestione dell'emergenza di questi giorni. I pronto soccorso cittadini, intanto, continuano ad annaspare per i numerosi accessi

Continuano le giornate di passione per gli ospedali genovesi, con decine di segnalazioni sulla difficile situazione nei pronto soccorso, le lunghe code per ambulanze e pazienti e la mancanza di posti letto per i ricoveri.

Ad annaspare maggiormente sotto il peso di un’influenza arrivata in anticipo sembra essere il Villa Scassi di Sampierdarena, dove anche stamattina i mezzi delle pubbliche assistenze sono state costrette ad attendere all’esterno il loro turno: «Alle 9 ci sono 67 pazienti in obi (osservazione breve intensiva, ndr) e 5 ambulanze bloccate, i pazienti sono messi nei corridoi, è una situazione vergognosa», conferma a Genova Today uno dei tanti militi che in questi giorni stanno facendo i salti mortali per gestire tutte le chiamate. E mezz’ora dopo è un collega di un’altra pubblica assistenza a riferire sulla situazione: 8 ambulanze bloccate e niente barelle, scenario che si è ripetuto anche nella notte, tra l’una e le 5. Segno che il flusso di pazienti è continuo, e che il Piano di Emergenza messo in atto dalla Regione vacilla.

Il Pd all'attacco: «Fallimento di Toti, Viale e Alisa»

La polemica, d’altronde, era già scoppiata il giorno di Natale, quando erano arrivate le prime segnalazioni su un afflusso di pazienti fuori dalla norma: il picco influenzale è atteso per metà gennaio, ma sono moltissimi i genovesi contagiati da febbre alta e raffreddore, e le conseguenze dirette si sono sentite proprio sui pronto soccorso. E poco importa che Alisa sia corsa ai ripari potenziamento al Guardia Medica: le richieste aumentano, i posti letto e il personale diminuiscono. Una situazione denunciata anche dai consiglieri regionale del Pd, che nel pomeriggio di giovedì hanno deciso di visitare i pronto soccorso di San Martino, Galliera e Villa Scassi.

«Non è possibile che la classica influenza di stagione, prevedibile e attesa, diventi ancora una volta un’emergenza - ha fatto sapere Pippo Rossetti in una nota - Il personale ospedaliero fa davvero il possibile per garantire il servizio. L’ho trovato stanco e preoccupato per i prossimi giorni. Non è facile lavorare in una situazione di costante sovraffollamento avendo saturato i posti ospedalieri e c’è da chiedersi quali soluzioni potranno essere trovate sui flussi post Capodanno e post Epifania».

Per il Pd, la situazione in cui versano gli ospedali genovesi è frutto «non di un imprevisto, ma di una cattiva organizzazione. Dopo i disagi dello scorso anno - prosegue Rossetti - la situazione non è migliorata e la Regione Liguria si è fatta nuovamente trovare impreparata. D’altra parte la prima riunione organizzativa per i picchi influenzali è stata fatta solo il 20 dicembre e andava invece organizzata a ottobre, per programmare ben prima tutte le azioni necessarie. I provvedimenti vanno presi in anticipo e riguardano in modo articolato la strategia di assorbimento dei codici bianchi e verdi che, una volta assistiti, devono essere collocati in luoghi di cura in modo tempestivo a loro tutela e allo scopo di decongestionare gli stessi presidi di pronto soccorso».

«Siamo di fronte al fallimento di Toti, Viale e dei vertici regionali di Alisa - ha concluso il Pd - Dopo due anni non è avvenuto alcun miglioramento e a pagarne le conseguenze sono i pazienti, i loro parenti e gli operatori».

La replica dell’assessore Viale

Immediata la risposta di Sonia Viale, assessore regionale alla Sanità, sulle critiche dell’opposizione: dopo avere ribadito che «il sistema ha retto», la vicepresidente della Regione ha spiegato che «se il consigliere Rossetti avesse effettuato una visita nei Pronto soccorso genovesi anche lo scorso anno, oggi avrebbe potuto constatare “de visu” la differenza, riscontrando come la situazione sia nel complesso sotto controllo. Quest’anno, forse in vista delle elezioni politiche, ha trovato il tempo per recarsi nei Pronto soccorso, senza tuttavia avere un termine di paragone: a differenza di quanto scrive Rossetti, il sistema nel complesso sta reggendo al maggior afflusso di pazienti che avevamo previsto». 

«Spiace constatare - ha aggiunto Viale - che tutte le iniziative illustrate al consigliere Rossetti nel corso dei suoi sopralluoghi odierni da parte degli operatori presenti in tutti gli ospedali vengano liquidate dall’esponente del Pd con la parola “fallimento”: un termine che non è rivolto a me in quanto assessore ma a tutti coloro i quali sono protagonisti di queste giornate di lavoro con impegno e abnegazione. Si tratta, peraltro, delle misure in parte già attuate e in parte contenute anche nel Piano sociosanitario recentemente approvato e su cui il consigliere Rossetti ha espresso un voto contrario in aula».

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