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Cronaca

Operaio morto alla Foce, i sindacati: "Più controlli e nuovi provvedimenti"

Sull'incidente mortale sul lavoro avvenuto questa mattina in via Cecchi si sono espressi i segretari della Cgil e della Cisl

“La misura è colma, un altro lavoratore questa sera non tornerà alla sua famiglia, non siamo più un paese civile” sono le prime dichiarazioni di Igor Magni Segretario Generale della Camera del Lavoro e Federico Pezzoli Segretario Generale Fillea Cgil Genova e Liguria alla notizia dell’ennesimo infortunio mortale sul lavoro accaduto questa mattina a Genova.
Cgil e Fillea si stringono alla famiglia della vittima e inviano le proprie condoglianze ai colleghi e chiedono a istituzioni e politica di investire sulla sicurezza sul lavoro: “Da tempo chiediamo risposte al Governo per vincere questa battaglia, che si può combattere solo con investimenti sulle condizioni di lavoro e sulla sua qualità” dichiara Igor Magni. “L’edilizia è un settore martoriato dagli infortuni e da tempo chiediamo maggiori investimenti per il controllo dei cantieri – aggiunge Pezzoli – la sicurezza sul lavoro non è un costo, ma un diritto di tutto il mondo del lavoro”.
Pezzoli punta il dito sulla carenza di risorse e sulla formazione, ancora troppo spesso relegata ad un mero adempimento formale “Se da un lato il proliferare del numero dei cantieri grazie ai vari bonus e
agevolazioni è una buona notizia per il comparto, dall’altro è altrettanto vero che la possibilità per un cantiere di essere visitato da un ispettore diventa ancora più remota”.

La reazione della Cisl, il segretario Maestripieri: "Basta morti evitabili"

«La morte di un operaio di 54 anni caduto, stamattina, dalle impalcature nel cantiere di lavori edili alla Foce, oltre ad essere un evento dolorosissimo per la famiglia e per tutti noi, è l’ennesimo schiaffo alla sicurezza sul lavoro che, dati alla mano, sta peggiorando». Così il segretario generale della Cisl Liguria Luca Maestripieri.

«Non conosciamo ancora la dinamica dell’incidente mortale, né tantomeno possiamo conoscere le responsabilità che saranno accertate dalle Autorità competenti, certo è che quando un lavoratore muore non si tratta mai di una fatalità, di un evento inevitabile - continua Maestripieri -. Si tratta a volte di fretta, a volte di misure di sicurezza non imposte o non rispettate, di taglio dei costi e dei tempi, di mancata informazione e consapevolezza dovuta alla scarsa formazione. Tutto si può riassumere nella mancanza della cultura della sicurezza sul lavoro. Non si può morire per portare a casa il pane, nel 2021 non si può morire di lavoro. Bisogna aumentare la formazione e i controlli, bisogna rinforzare gli organi di vigilanza, soprattutto nei settori più colpiti dove, dopo il commercio, al secondo posto c’è proprio il settore dell’edilizia».

«Nei primi 7 mesi dell’anno, in Liguria, sono avvenuti 50 infortuni sul lavoro al giorno - conclude il segretario generale della Cisl Liguria -. Di tutti questi, 14 sono stati mortali, in aumento del 6,3% rispetto al 2020. Non si può continuare a lasciare che le cose vadano così, lo dico ad aziende ed istituzioni: bisogna smetterla di parlare di sicurezza sul lavoro, bisogna cominciare, finalmente, a farla».

Ugl: "Chiediamo al Governo di intervenire"

"Una strage senza fine quella che si consuma ogni giorno sui luoghi di lavoro. A nome dell'UGL esprimo cordoglio alla famiglia dell'operaio di 54 anni che ha perso la vita a Genova, precipitando da un'impalcatura mentre lavorava sui ponteggi in allestimento di un palazzo in ristrutturazione. Chiediamo al Governo di intervenire con estrema urgenza per impedire che simili tragedie si ripetano di nuovo. Priorità assoluta è la sicurezza, che deve essere garantita ai lavoratori attraverso investimenti e attività ispettive nelle aziende e nei cantieri. Occorre, inoltre, promuovere una maggiore attività di formazione professionale. In questa prospettiva la manifestazione nazionale dell'UGL "Lavorare per vivere" è diretta a sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sul dramma delle morti bianche e a ribadire ancora una volta: basta morti sul lavoro". Lo hanno dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell'UGL e Francesco Zolezzi, Segretario Regionale UGL Liguria, in merito all'incidente sul lavoro a Genova nel quale ha perso la vita un operaio di 54 anni, precipitando da un'impalcatura.

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