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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

L'operaio Ansaldo ferito sul lavoro sta meglio: tolti ventilatore automatico e sedazione

La prognosi resta comunque riservata ma si accende una luce di speranza sulle sue condizioni: il 36enne Simone sta iniziando anche a rispondere a semplici ordini

Sono in miglioramento le condizioni di Simone, l'operaio 36enne vittima dell'incidente sul lavoro in Ansaldo Energia il 21 febbraio. Il giovane uomo è sempre ricoverato nella rianimazione M3 del monoblocco all'ospedale San Martino, ma è stato svezzato dal ventilatore automatico, liberato da sedazione e inizia a rispondere a semplici ordini senza deficit di forza ai quattro arti.

La prognosi resta comunque riservata ma si accende una luce di speranza sulle sue condizioni: l'uomo era stato colpito alla testa da un pezzo di ferro, staccatosi da un grande tornio, ed era stato subito intubato e trasportato al San Martino in codice rosso, a rischio di vita. Si era temuto per la sua sorte pochi giorni dopo, quando un peggioramento aveva costretto i medici a sottoporlo a un intervento neurochirurgico. 

Nel mentre, i sindacati e i lavoratori di Ansaldo dopo la notizia dell'incidente avevano immediatamente dichiarato sciopero, con un corteo in segno di solidarietà, esprimendo "rabbia e sdegno per un dramma che non doveva accadere". Sul fronte giudiziario, invece, sono quattro le persone indagate: un dirigente e tre tecnici preposti alla sicurezza dello stabilimento. 

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