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Cronaca

Fincantieri: operai in corteo all'aeroporto Cristoforo Colombo

Continua la protesta degli operai Fincantieri in marcia verso l'aeroporto Cristoforo Colombo. A marzo verrà consegnata l'ultima nave e scatterà la cassa integrazione

Ancora una giornata di protesta per i lavoratori di Fincantieri, che oltre a mettere in atto blocchi stradali in via Soliman, hanno deciso di marciare in corteo verso l’aeroporto Colombo.

“Proseguiremo la protesta per tutto il giorno, se sarà necessario – afferma Bruno Manganaro, Fiom Cgil – si sono mossi tutti per appoggiare la nostra causa, dal sindaco Vincenzi al presidente Repetto, dal presidente Burlando al Presidente della Repubblica, ma nonostante questo non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta. Siamo stufi e se le istituzioni si lasciano prendere in giro, noi no”.

“Fino ad ora abbiamo fatto i bravi, ma adesso basta! – chiosa Manganaro – se questo è quello che vogliono, faremo i cattivi”. Il fax con la data fissata per l’incontro con il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, infatti, non è ancora arrivato e quindi i lavoratori dello stabilimento genovese di Sestri Ponente, come avevano annunciato, proseguono lo sciopero ad oltranza.

L’obiettivo che sindacati e lavoratori vogliono raggiungere è che a Sestri si continuino a costruire navi salvaguardando produzione, 800 lavoratori diretti e 1500 circa delle ditte d’appalto. L’accordo separato siglato con l’Azienda da Fim e Uilm, infatti, prevede cassa integrazione per tutti i dipendenti e uno stanziamento per l’anno in corso di 400 mila euro per mettere in sicurezza il cantiere di Sestri; nulla è invece destinato al lavoro.

A marzo sarà consegnata l’ultima nave, dopodiché le maestranze saranno collocate tutte in cassa integrazione per almeno due anni.

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