Delitto Scagni, il perito avrà quattro settimane per valutare Alberto
Il gip Paola Faggioni ha nominato il perito Elvezio Pirfo per valutare Alberto Scagni e stabilire la sua pericolosità sociale e se sia capace d’intendere e di volere. L’udienza di discussione è fissata per il 16 settembre
Non ha mai ammesso la sua colpevolezza davanti al pm e durante l'udienza di convalida dell'arresto si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Alberto Scagni, il fratello della donna uccisa la sera del 1 maggio a Quinto, che si è accanito sul corpo di Alice con 19 coltellate, si trova nella sezione sanitaria assistita del carcere di Marassi.
E proprio qui inizierà, il prossimo 21 giugno, la perizia psichiatrica affidata a Elvezio Pirfo. Lo psichiatra è noto soprattutto per aver visitato più volte Annamaria Franzoni valutandola capace di intendere e di volere.
Allo specialista è stato chiesto di verificare se esista documentazione medica su Scagni nei centri di salute mentale dell'Asl3 e di visitare Alberto utilizzando diversi test psicodiagnostici come il noto test delle macchie di Rorschach.
Il gip Paola Faggioni ha concesso al perito quattro settimane, a partire dal 21 giugno, per stabilire se Alberto sia capace di intendere e di volere o se sia socialmente pericoloso.
L'udienza di discussione è fissata per il 16 settembre, a tutte le visite e operazioni del perito parteciperanno anche i consulenti scelti dagli avvocati difensori di Scagni: Lucrezia Mazzarella e Alfredo Verde, presidente della società italiana di Crimologia ed ex presidente dell’ordine degli psicologi.