rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Bolzaneto

Femminicidio di San Biagio, contestata la premeditazione: Cannella a giudizio diretto

L'operaio lo scorso luglio ha ucciso la moglie strangolandola in un capanno di fronte a casa. Il processo in corte d'assise inizierà il prossimo 13 febbraio

La corda con cui Sebastiano Cannella ha ucciso la moglie Marzia Bettino aveva già un nodo scorsoio. Non si è trattato solo di un folle gesto d'impeto dunque ma di un'azione premeditata. Così sostiene la procura che ha disposto il giudizio immediato per l'operaio 58enne in cella da luglio. 

Il processo in corte d'assise inizierà il prossimo 13 febbraio. La ricostruzione del pubblico ministero Federico Panichi è stata contestata dai legali dell'assassino, gli avvocati Marco Piccardo e Roberto Ruggiero. Cannella era stato anche sottoposto ad una visita psichiatrica secondo cui, al momento del femminicidio, era in grado d'intendere e di volere. Al giudice per le indagini preliminari si era detto pentito per quanto fatto dichiarando di "aver visto tutto nero all'ennesimo rimprovero e di non aver capito più nulla".

Quella sera l'operaio, dopo aver ucciso la donna, aveva vagato intorno a casa finché i passi non lo avevano portato vicino a un ponte in mattoni nei pressi della stazione vecchia di San Biagio. Da lì era partita la telefonata ai carabinieri: "Venitemi a prendere".

Bettino e Cannella si stavano separando e, secondo l'accusa, l'uomo non avrebbe accettato il divorzio oltre al dover lasciare la casa di proprietà della moglie che aveva contribuito a ristrutturare. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Femminicidio di San Biagio, contestata la premeditazione: Cannella a giudizio diretto

GenovaToday è in caricamento