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Cronaca

Consigliera Pd Lodi: gli 'haters' sotto processo si scusano e risarciscono la vittima

Si è concluso con l’udienza di oggi 18 novembre il processo a carico di 6 persone che, tre anni fa, avevano insultato su Facebook la consigliera comunale Pd Cristina Lodi

La consigliera Cristina Lodi aveva commentato un post pubblicato dal sindaco Marco Bucci sul suo profilo Facebook. Alle parole della consigliera del Pd erano seguiti numerosi commenti, tra i quali alcuni di tenore decisamente offensivo nei confronti della donna.

La Lodi, turbata dalle aggressioni verbali, aveva deciso di sporgere denuncia. La Polizia Postale, dopo alcune indagini sugli account social coinvolti, era riuscita ad individuare gli autori dei commenti aggressivi.

Dopo la conclusione dell’indagine, sette persone sono state rinviate a giudizio e sottoposte a processo penale che si è concluso nella mattinata di oggi 18 novembre con le scuse formali degli imputati e l’impegno al pagamento di una cifra simbolica a titolo di risarcimento.

Gli imputati, attreverso i loro legali, hanno depositato in udienza delle lettere con le loro dichiarazioni di ammenda: “non era mia intenzione ledere la sua reputazione”, “il mio commento voleva essere solo una critica”, “intendevo esprimere un mio giudizio di natura prettamente politica”, “mi rammarico di essermi lasciato andare ad una battuta infelice e sgradevole”, “sono a rassegnarle le mie scuse per i fatti oggetto del procedimento penale”.

Le sei persone sotto processo, uno degli imputati è morto in questi anni, hanno pagato 500 euro ciascuno a titolo di transazione economica simbolica nei confronti della persona offesa dal reato. La consigliera Pd Lodi ha deciso quindi di rimettere la querela ed interrompere il processo a carico degli imputati, che hanno evitato così le possibili condanne.

Cristina Lodi ha commentato così la vicenda:

“Dopo tre anni forse la giustizia è arrivata, le persone che mi hanno oltraggiato hanno posto formalmente davanti al giudice le loro scuse e hanno offerto un risarcimento economico simbolico. Ho rimesso la mia querela e l’ho fatto perché credo che questo sia un primo passo, un segnale, accogliendo le scuse come un elemento significativo e importante. Auspico maggiore attenzione sul rispetto delle cariche politiche e mi auguro di non dovermi ritrovare in situazioni analoghe in futuro, invito tutti a denunciare sempre."

Sulla questione è intervenuto anche Alessandro Terrile, capogruppo PD, che ha commentato così:

“Oggi viene riaffermato un principio importante gli insulti e gli attacchi personali non hanno nulla a che fare con la dialettica politica. E chi li proferisce è tenuto a chiedere scusa e a risarcire l’offesa. Siamo vicini a Cristina Lodi, e continueremo a praticare la linea della massima fermezza contro la degenerazione del confronto civile e democratico. Sarebbe un bel segnale che almeno su questo punto ci fosse condivisione unanime di tutti partiti e di tutte le Istituzioni, a partire dal Sindaco."

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