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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Il cantiere del ponte si ferma per Natale, ma il 27 sale la quinta campata

Stop di due giorni per consentire alle 400 maestranze di trascorrere le feste con la famiglia, poi si torna a lavorare. Il 7 gennaio sollevata la sesta

Secondo Natale senza ponte Morandi, e gli occhi sono puntati sul cantiere del nuovo ponte, fermi soltanto il 25 e il 26 dicembre per consentire ai 400 operai che lavorano alla ricostruzione di trascorrere due giorni con le famiglie. Venerdì 27 dicembre, però, il cantiere tornerà in attività per un altro passo importante verso la restituzione di un’infrastruttura fondamentale per la città.

Venerdì mattina, infatti, inizieranno le operazioni per sollevare la quinta campata del nuovo ponte, che verrà posizionata tra le pile 7 e 8. Gli uomini della joint venture PerGenova la solleveranno con i carter, le “ali” laterali d’acciaio, già montate, per effettuare la maggior parte delle operazioni di saldatura e verniciatura a terra.

«Sono le manovre più complesse e pericolose - ha confermato il sindaco-commissario Marco Bucci - Per cui cercheremo di sollevare la maggior parte delle campate con le ali già montate, eccezion fatta per il concio di pila, quello che sta proprio sulla pila, che deve per forza andare su senza ali perché deve consentire l’aggancio. Tutti gli altri conci, invece, saliranno già con i carter montati».

Nuovo ponte, la vigilia di Natale in cantiere | Foto

Proprio per sollevare i prossimi impalcati con i carter laterali, il varo della sesta campata, previsto per il 31 dicembre, è stato spostato al 7 gennaio, subito dopo l’Epifania: sette giorni in più per fare tutte le operazioni possibili a terra e poi passare al sollevamento in aria. Così si procederà, ha confermato il sindaco Bucci durante un sopralluogo in cantiere, l’ultimo del 2019, sino a quando non verranno elevato tutte e 19 le campate sulle 18 pile progettate da Renzo Piano.

A quel punto il ponte sarà completato - metà marzo, dice Bucci - e si potrà procedere con la pavimentazione e l’installazione degli elementi d’acciaio - fine marzo, assicura ancora il sindaco-commissario - in un percorso contrario rispetto a quello della demolizione, quando per per prima cosa si era proceduto ad alleggerire il Morandi di ringhiere, asfalto e altri elementi prima di iniziare a smontarlo pezzo per pezzo.

L’obiettivo finale resta quello - almeno da parte di PerGenova - di consegnare il ponte a fine marzo, in modo da poter iniziare i collaudi. E per la fine di maggio, nonostante i ritardi dovuti principalmente alle allerte meteo e al mare mosso che ha ostacolato i trasporti via mare, Bucci ha promesso che le prime auto potranno iniziare a circolare sul nuovo ponte, lungo 1.067 metri e con una silhouette che ricorda la chiglia di una nave: «Semplice e parsimonioso, ma non banale - lo aveva descritto Piano - Sembrerà una nave ormeggiata nella valle; un ponte in acciaio chiaro e luminoso. Di giorno rifletterà la luce del sole ed assorbirà energia solare e di notte la restituirà. Sarà un ponte sobrio, nel rispetto del carattere dei genovesi».

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