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Cronaca

Neve, finita l'allerta fanno paura ghiaccio e vento. Polemica sulla gestione

Dalle 6 di giovedì mattina scaduto l'avviso di livello giallo, ma le forti raffiche fanno temere per le ghiacciate. Intanto crescono le proteste per il modo in cui il Comune ha gestito l'emergenza annunciata

All’indomani dalla nevicata da record del 23 gennaio, Genova si sveglia senza coltre bianca, ma con temperature vicine allo zero e un forte vento che spazza l’intera città. E dai disagi legati alla viabilità, con autobus impazziti che slittavano sulla neve, strade bloccate e auto abbandonate da chi non aveva catene, si passa ai timori per il ghiaccio che potrebbe avere sostituito la neve sull’asfalto.

Alla luce delle previsioni Arpal, che aveva prolungato l’allerta gialla per neve sino alle 6 di giovedì mattina, oggi la Sopraelevata resta chiusa ai motocicli, furgoni e telonati, i parchi e i cimiteri sono off limit per ragioni di sicurezza e i volontari della protezione civile presidiano gli ingressi delle scuole. Anche il Vte è stato chiuso per le forti raffiche di vento, e la riapertura non avverrà prima di mezzogiorno.

Da Boccadasse a Voltri, le spiagge imbiancate dalla nevicata | Video

Bucci elogia il panorama e invita alla prudenza sui social, pioggia di critiche

Il consiglio, oggi come ieri, è quello di procedere con prudenza su strade che di fatto non erano preparate alla forte nevicata di mercoledì. A dirlo è stato lo stesso Marco Bucci, che ha deciso di non rispondere direttamente alle critiche mosse all’amministrazione sul modo in cui ha gestito l’allerta, ma di affidare a Facebook l’invito a «muovervi con prudenza, soprattutto sulle alture della città. I mezzi spargisale di Amiu, Aster e Protezione Civile sono al lavoro per garantire la percorribilità delle strade». 

Un messaggio che è arrivato quando la neve aveva ormai di fatto paralizzato la città, e che ha scatenato le reazioni dei tanti genovesi rimasti bloccati: «Il sale lo avranno messo nell'acqua della pasta, a Quezzi no - ha scritto Nadia Marano - e manco le catene sui bus, a cosa servono le allerte ?», e ancora, Marta GIacomei: «Eh sì, davvero meraviglioso andare a piedi da Principe a Granarolo per prendere la bimba al nido (e ritorno, naturalmente, in discesa, ancora più meraviglioso!), con le strade bloccate per 4-5 cm di neve..ma d'altra parte mica si sapeva da giorni, non vai a buttare sale per prevenire..nel 2019 mica si possono sapere prima certe cose..comunque la bimba era molto affascinata dalla neve».

In piazza De Ferrari si gioca a palle di neve. Video

Alture isolate, agli Erzelli dipendenti scendono la collina a piedi

La situazione più grave sulle alture del ponente, in Valpolcevera e in alta Valbisagno: i residenti di Borzoli, Sant’Alberto e Coronata hanno aspettato i mezzi spargisale sino a pomeriggio inoltrato, i lavoratori degli Erzelli hanno dovuto scendere a piedi e abbandonare i mezzi privati (protestando ancora una volta per la mancanza delle infrastrutture pubbliche promesse per raggiungere la collina), ad Acquasanta, sulle alture di Voltri, il pulmino che doveva riaccompagnare a casa i bambini di Mele è rimasto bloccato e i genitori hanno dovuto recuperarli autonomamente. 

La nevicata ha comunque causato problemi in tutta la città, da corso Europa a Oregina passando per corso Italia: la neve ha attecchito al suolo, e auto e bus hanno iniziato a perdere aderenza finendo per "scivolare" da un lato all'altro della strada e a rimanere bloccati alla minima pendenza, come hanno documentato le decine di persone che hanno condiviso su Facebook immagini di bus intraversati e mezzi appoggiati l'uno all'altro.

Conseguenza diretta della nevicata e delle strade scivolose sono stati inoltre anche decine di cadute e incidenti che hanno riempito i pronto soccorso cittadini, soprattutto di motociclisti: al Villa Scassi sono arrivati un motociclista caduto e un automobilista coinvolto in un tamponamento, al Galliera una decina di persone con traumi da caduta, al San Martino è stata soccorsa una donna colpita da un ramo caduto forse a causa del carico di neve. Le condizioni più gravi, però, sono quelle di un senzatetto accompagnato al Galliera in ipotermia e con sospetta broncopolmonite. 

Neve in centro a Genova, le immagini di via XX Settembre. Video

Toti: «Il sistema di previsioni ha funzionato». Opposizioni all'attacco: «Città impreparata»

La sensazione largamente diffusa, insomma, è stata che la città fosse impreparata alla nevicata, nonostante le previsioni diffuse con anticipo e l’emanazione dell’allerta. Post a parte, Bucci non si è pronunciato, mentre il governatore ligure Giovanni Toti ha sottolineato che «il sistema di previsioni meteo ha funzionato pienamente e con grande precisione e quanto accaduto in Liguria in queste ore è stato ampiamente previsto, con neve sulla costa e nelle alture. Avere con 48 ore di anticipo una previsione così precisa è sicuramente un dato da rimarcare».

Da parte del Comune, invece, nessuna dichiarazione ufficiale. Il vice sindaco Stefano Balleari mercoledì sera ha diffuso un aggiornamento Amt in cui si spiegava che il disservizio dei bus sarebbe dovuto alla necessità di mandare in rimessa i mezzi per montare le catene in un’ora in cui gli autobus stavano riportando gli studenti a casa. La nevicata, definita «assolutamente eccezionale», ha di fatto bloccato 44 linee su 118 nel momento di maggiore criticità, disagi che la partecipata del Comune ha provato ad arginare tenendo aperti nella notte impianti come funicolari e ascensori. 

Presidenti e assessori municipali e consiglieri comunali e regionali di opposizione hanno protestato a gran voce sulla mancanza di sale sulle strade e sull’inadeguatezza del piano attivato dal Comune, che prevede lo spargimento su 40 strade studiate a tavolino in base alle priorità (e dunque vicino a ospedali, scuole e altri luoghi di riferimento): «Via Pasquale Berghini, viale Centurione Bracelli, via Susanna Fontanarossa - ha scritto Massimo Ferrante, presidente del Municipio Bassa Valbisagno - Oggi in molti hanno notato una netta differenza tra le passate nevicate, affrontate con abbondanza di mezzi e di uomini, con fermate dei bus “salate” e passaggi ripetuti di spargisale e spazzaneve, e le difficoltà innegabili che si stanno vivendo oggi».

Proteste sono arrivate dai rappresentanti del Pd a Tursi e anche dalla Regione, con i consiglieri del Movimento 5 Stelle che hanno sottolineato che «l’amministrazione comunale non ha provveduto a mettere in atto le normali procedure per evitare disagi ai cittadini. La viabilità è andata quasi subito in tilt e ci giunge notizia che non si è nemmeno provveduto a spargere il sale dove la neve e le temperature in picchiata rendono sempre più concreto il rischio che su strade e marciapiedi si formi il ghiaccio. È evidente che Bucci non ha ritenuto doveroso adottare le precauzioni del caso, ma lo stato di sicurezza delle strade genovesi è davvero precario».

Rischio gelate tra giovedì e venerdì

Polemiche a parte, Arpal continua a monitorare la situazione e per la notte tra giovedì e venerdì prevede freddo inteso e gelate, in particolare nell'interno, con venti forti da Nord su tutte le zone e possibili raffiche fino 80 km/h. La combinazione tra basse temperature e vento creerà condizioni di  disagio fisiologico per freddo.

Scendendo nel dettaglio delle temperature, nella notte i valori più bassi si sono registrati in quota, con -9.2 a Poggio Fearza (Imperia) e -8.4 a Pratomollo (Genova). Le minime sulla costa sono state, invece, comprese tra i 3.1 di Savona e i 6.2 di Imperia. Alle ore 10, mentre a Ventimiglia e Sanremo si sono superati i 10 gradi, molte stazioni delle zone interne sono ancora sottozero: a Genova, a parte Monte Pennello dove il termometro segnala -2.3, le temperature sono comprese tra 0.5 a Castellaccio e 6.7 a Sant’Ilario.

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