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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Nervi / Via Guglielmo Oberdan

Settantenne vittima di un gesto intimidatorio, si rivela usuraia

Nel 2013 è stata vittima di un gesto intimidatorio e si è rivolta ai carabinieri. Questi ultimi hanno però scoperto che la donna non era una vittima, ma prestava denaro a tassi usurai

Nel gennaio 2013, una donna, nata in provincia di Pavia nel 1944, ha denunciato presso la stazione carabinieri di Nervi, che ignoti avevano lasciato davanti al portone d'ingresso della sua abitazione una tanica di benzina, accompagnata da un biglietto di minacce e successivamente un ignoto interlocutore l'aveva minacciata telefonicamente di morte.

Grazie alle indagini avviate da parte del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei carabinieri di Genova è stato individuato l'autore del gesto intimidatorio. Contestualmente è emerso che il gesto era stato fatto da un soggetto esasperato dal fatto di dover restituire, con interesse altissimo, una somma di denaro ricevuta in prestito dalla donna.

È stato così possibile accertare che tra il 2011 e il 2012, l'uomo, a causa di una crisi finanziaria, aveva ottenuto dalla settantenne dei prestiti di denaro contante per un totale di 80 mila euro con l'accordo che le avrebbe dovuto restituire 150 mila euro dopo cinque/sei mesi dal prestito.

Oltre a quest'ultimo commerciante, le indagini hanno permesso di scoprire che la donna, nel periodo tra il 2011 e il 2014, aveva prestato con tassi usurai oltre 250 mila euro ad altri negozianti delle province di Genova e Savona.

Attraverso una serie di pedinamenti è risultato che la stessa si recava periodicamente dalle sue vittime e pretendeva la restituzione dei prestiti. Attesa la sua avanzata età, per convincere le vittime a effettuare i pagamenti millantava l'appartenenza a un'organizzazione malavitosa che sicuramente – non per sua mano – avrebbe costretto i debitori a pagare.
 
Spesso, non avendo la patente, si faceva accompagnare da alcuni soggetti estranei alla vicenda e ignari della situazione, lasciando invece credere alle vittime che i suoi accompagnatori fossero membri dell'organizzazione.

Tuttavia i modi sempre garbati e le scadenze per i pagamenti non perentorie, avevano talvolta permesso alla donna di passare 'per vittima', apparendo agli occhi dei debitori come una sorta di 'benefattrice', che si era comunque prodigata per una mite mediazione tra i debitori e i membri dell'organizzazione 'fantasma'.

Nel mese di dicembre 2014, a conclusione delle indagini, è stata depositata la richiesta per l'emissione di una misura cautelare nei confronti della donna, accolta dalla competente autorità giudiziaria ed eseguita ieri sera, con l'arresto della stessa, sottoposta agli arresti domiciliari, vista l'età avanzata.

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