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Cronaca Nervi / Passeggiata Anita Garibaldi

Nervi, il vento "scoperchia" il Castello: la Fondazione Garaventa cerca casa

La tempesta dello scorso venerdì ha reso inagibile gli spazi espositivi che ospitano le opere di molti artisti. Tra le ipotesi prese in considerazione da Tursi, la Galleria d'Arte Moderna, soluzione ostacolata dalla chiusura dei Parchi

C'è anche il Castello di Nervi, sede della Fondazione Artistica Garaventa, tra le “vittime” della tempesta che ha colpito con particolare violenza il levante genovese lo scorso venerdì: le fortissime raffiche di vento, che sono arrivate a superare i 160 km orari, hanno scoperchiato lo storico edificio che svetta in passeggiata Garibaldi, lasciando lo spazio espositivo privo di tetto. E dunque inagibile, in un periodo in cui in calendario sono previste parecchie mostre, alcune di rilievo nazionale, a oggi congelate in attesa che si trovi un’altra sistemazione per le opere degli artisti.

La tromba d’aria che si è abbattuta venerdì scorso ha causato danni da centinaia di migliaia di euro nella zona di Nervi, devastando la passeggiata e i Parchi, chiusi per almeno tre mesi per la bonifica, la messa in sicurezza e la rimozione delle decine di alberi abbattuti dal vento. Una chiusura che rappresenta un ulteriore ostacolo per la Fondazione Garaventa: nei giorni scorsi, e anche in mattinata, durante una riunione di giunta a Tursi cui hanno preso parte, oltre al sindaco e all’assessore Gianni Crivello, anche i rappresentanti del Municipio, è stata presa in considerazione l’ipotesi di spostare le esposizioni nelle sale della Gam, la Galleria d’Arte Moderna di via Capolungo, che sarà però accessibile soltanto lato strada, dal percorso “meno battuto” e meno conosciuto dal pubblico.

«Non abbiamo ancora risposte definitive, ma di certo c’è che la problematica della Gam non è indifferente - ha spiegato a Genova Today Erika Pardini, vice presidente della Fondazione - Al momento, con i Parchi chiusi, è una sistemazione poco fruibile. Abbiamo lavorato anni per riqualificare il Castello e farlo diventare un punto di riferimento, anche a livello di comunicazione, non possiamo permetterci di trasferirci in location in cui il lavoro verrebbe completamente vanificato. Stiamo cercando ci capire se ci può essere una sistemazione alternativa, anche un po’ più in centro». 

Incerti anche i tempi di riparazione del Castello: in mattinata il sindaco Doria si è impegnato personalmente a trovare una nuova sistemazione alla Fondazione Garaventa, ma si è parlato anche di inserire l’edificio nella lista degli interventi di somma urgenza. In questo modo il cantiere potrebbe partire entro le prossime due settimane, e la sede potrebbe tornare agibile in tempi brevi, magari in tempo per la mostra collettiva di Natale, evento particolarmente atteso sia dagli organizzatori sia dal pubblico, oltre che dai visitatori. In caso contrario, i lavori seguiranno le tempistiche canoniche, e l'attesa inevitabilmente si allungherebbe.

«Non abbiamo ancora avuto informazioni precise sulla lunghezza della nostra permanenza fuori dal Castello - sorride amara Erika Pardini, che con la sua fondazione si occupa della gestione e manutenzione dell'edificio e di un tratto di passeggiata - Quanto è successo davvero non ci voleva, è un grande peccato non solo per gli artisti, ma anche per l’intera Nervi. Durante l’anno sono 28 le nostre esposizioni, tra le prossime ci sono quella di una pittrice molto nota a livello nazionale e quelle di un artista danese e di un genovese. Abbiamo lavorato anni per arrivare ad avere l’attenzione degli artisti, che oggi chiedono la sala per esporre e poi metterla sul curriculum. Era un grande risultato, e speriamo di non vedere vanificati tutti i nostri sforzi».

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