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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Neet, in Liguria il 20% dei giovani non lavora e non studia

Il 19,6% in età compresa tra i 15 e i 29 anni, il dato emerge dal rapporto Bes 2021 dell'Istat

Si chiamano 'neet', ovvero 'Not in Employment, Education or Training' e in sintesi sono i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non sono più inseriti in un sistema scolastico o formativo e nemmeno impegnati in un'attività lavorativa. L'Italia detiene il triste primato per quello che riguarda l'Europa e il quadro è preoccupante se si analizzano i dati che emergono dal rapporto Bes 2021 ‘Il benessere equo e sostenibile in Italia’ che è stato diffuso dall’Istat (a questo link la sezione del documento dedicata al tema).  In Italia, nel 2021, il 23,1% non studia e nemmeno lavora, un dato in calo rispetto al 2020, quando avevano raggiunto il 23,7%, ma cresciuto in maniera importante rispetto all'anno precedente alla pandemia, quando si attestava al 22,1%. Tra le donne il 25% non fa formazione né lavora (erano il 25,8% nel 2020), mentre tra gli uomini sono il 21,2%, erano il 21,8% nel 2020; tuttavia, sia tra  le donne sia tra gli uomini, il calo non compensa l’incremento di Neet osservato nel primo anno di pandemia.

In questo contesto la situazione della Liguria è leggermente migliore rispetto alla media nazionale, ma il dato rimane comunque molto preoccupante, dalla tabella pubblicata all'interno del rapporto dell'Istat risulta che il 19,6% dei giovani tra i 15 e i 29 anni della nostra regione non lavora e non studia. Allarmante anche il dato che riguarda la percentuale di persone tra i 18 e i 24 anni che possiedono al massimo la licenza media (diploma di scuola secondaria di primo grado), che non sono in possesso di qualifiche professionali regionali ottenute in corsi con durata di almeno 2 anni e non risultano inserite in un percorso di istruzione: sono il 12,9% in Liguria, un dato abbastanza in linea con la media nazionale che si attesta sul 12,7%, in calo rispetto al 2020 quando era al 14,2%. Per quello che riguarda lItalia lasciano la scuola più ragazzi (14,8%) che ragazze (10,5%).

Tra gli altri dati disponibili anche la lettura di libri e quotidiani, in Liguria il 43,7% delle persone con più di sei anni ha letto almeno quattri libri in un anno tra cartacei, e-book, libri on line e audiolibri e hanno letto quotidiani (cartacei o online) almeno tre volte alla settimana. Pochi invece quelli che frequentano le biblioteche, solo il 6,5% della popolazione è entrata almeno una volta in un anno. Il primo dato è migliore della media nazionale (36,6%), il secondo inferiore (7,4%).

Il tema è stato affrontato anche nella tappa genovese del 'Neet Working Tour' con il ministro delle Politiche Giovanili Fabiana Dadone e l'assessore regionale alla Formazione e alle Politiche Giovanili Ilaria Cavo. 

"Siamo stati a parlare con i ragazzi - ha commentato l'assessore Ilaria Cavo - in un contesto dove sono rappresentati i settori che noi proponiamo ai ragazzi tutto l’anno con l’evento ‘Orientamenti’ per stimolare i ragazzi nelle scelte e fare prevenzione nel confronti del fenomeno Neet: la green e la blue economy, la formazione professionale, il digitale. Un evento come questo è importante perché ogni stimolo per i ragazzi diventa strategico così come è fondamentale fare orientamento tutto l’anno”.

“Oggi abbiamo parlato ai ragazzi delle scuole e della formazione professionale che non sono fuoriusciti dal sistema - ha aggiunto - L’obiettivo è evitare che un domani diventino Neet. Con Orientamenti continueremo questa attività. Abbiamo iniziato il tour a Sanremo con 10mila presenze, 4mila in occasione dell’8 marzo e proseguiremo con altri appuntamenti”.

Lo stand di Orientamenti, presente all’evento in piazza De Ferrari e al palazzo della Borsa, oggi ha erogato test di autoconsapevolezza per over 16 con lo scopo di identificare le singole potenzialità e motivare i ragazzi. "Incontrando gli studenti ho avuto la possibilità di stimolarli, di chiedere loro se sanno cos’è un Its e di ricordargli le possibilità offerte dal Servizio Civile - ha raccontato l’assessore - Le risposte non sono sempre state pronte e scontate. Bisogna insistere sugli incontri e spiegare loro percorsi come quello degli Its in cui il sistema paese e Regione Liguria stanno investendo (ora per esempio sono aperte le iscrizioni per l’Its del turismo, l’alta hotellerie e la meccatronica)".

Nella nostra regione nel 2020 secondo i dati stimati da Istat i NEET sono aumentati rispetto al 2019 del 13,8% contro un aumento del 18,7% in tutto il Nord Ovest. "L’incremento in Liguria è dunque inferiore rispetto al Nord Ovest - ha concluso l’assessore Ilaria Cavo - ma questo non significa che non dobbiamo attenzionare il dato e continuare a mettere in atto misure a sostegno. Gli investimenti sui corsi triennali della Formazione Professionale e sulla filiera della Formazione Professionale hanno un obiettivo antidispersivo, ma a questo si aggiunge la misura ‘Match Point’ (50% formazione in aula, 50% stage in azienda con progetti presentati da enti di formazione e aziende) per il cui il sistema ha messo a disposizione dei ragazzi più di mille posti ovvero parti ad un quarto dell’aumento dei NEET. Gli strumenti ci sono e, come Regione, continueremo a coinvolgere anche i genitori con webinar proposti dallo staff di Orientamenti perché aumenti la consapevolezza di chi è fuori dal sistema".

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