Armi e droga, arrestati affiliati alla 'ndrangheta

Nella mattinata di martedì 5 febbario 2019 i carabinieri del Ros e del comando provinciale di Genova hanno eseguito sei ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip del tribunale di Genova su proposta della locale direzione distrettuale antimafia, nei confronti di altrettanti indagati a vario titolo per delitti in materia di stupefacenti e armi e contro il patrimonio.

A un settimo soggetto è stato notificato un provvedimento di divieto di dimora mentre altri indagati sono stati perquisiti. Sono stati inoltre perquisiti due soggetti, già condannati per l'appartenenza alla 'ndrangheta e tuttora indagati per associazione mafiosa.

L'esecuzione delle misure cautelari costituisce l'esito delle attività compiute tra il marzo 2017 e il febbraio 2018 su un gruppo di soggetti, risultati inseriti prevalentemente nel settore dei narcotici di varia tipologia (cocaina, hashish e marijuana). In particolare è stato evidenziato il coinvolgimento di Domenico Torbolino e Domenico Calabrese, che, già in contatto con esponenti della 'ndrangheta operanti sia nel nord Italia che nella regione di origine, operavano in maniera coordinata nel mercato illecito degli stupefacenti, avvalendosi della collaborazione anche di altri indagati.

Le immagini dell'operazione 'Sidera'. Video

I due, infatti, erano divenuti riferimento per una serie di soggetti, interessati a loro volta alla distribuzione della droga. Nel corso delle attività è stato anche documentato un tentativo di importazione di cocaina direttamente dal Sudamerica proprio per far fronte alle molteplici richieste. La disponibilità di armi in capo a Domenico Calabrese, Nicola Megna, Daniele Melis e Daniele Ranieri ha peraltro ulteriormente fatto rilevare la pericolosità del gruppo individuato.

Nel corso della stessa indagine sono già stati eseguiti sette arresti in flagranza per le medesime imputazioni. I destinatari della misura cautelare sono Domenico Calabrese, noto come Micu e/o Micunnella classe 1968, accusato di detenzione illecita di narcotici e armi; Giuseppe Cartisano noto come Peppe classe 1980, ritenuto responsabile di detenzione illecita di stupefacente; Nicola Megna classe 1971, cui è contestata detenzione illecita di stupefacenti e armi; Daniele Melis classe 1992, accusato di detenzione illecita di narcotici e armi nonché di due ingenti furti a esercizi commerciali; Daniele Ranieri classe 1985, ritenuto responsabile di detenzione illecita di armi; Domenico Torbolino detto Mimmo classe 1966, cui è contestata di detenzione illecita di stupefacente e Rosario Volpe detto barone classe 1957, accusato di detenzione illecita di stupefacente e unico indagato destinatario della misura del divieto di dimora.