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Cronaca

Nave carica di armi, slitta il possibile attracco

Stando a quanto risulta oggi dai siti, che localizzano le varie navi, la Bahri Yanbu potrebbe presentarsi davanti al porto di Genova lunedì intorno alle 10

Questa mattina in prefettura si è tenuta una riunione per discutere dell'eventuale richiesta di attracco da parte della nave saudita Bahri Yanbu a Genova. Il cargo trasporta un carico di armi destinate all'Arabia Saudita, da anni in guerra con lo Yemen, come denunciano la rete italiana per il Disarmo, #AmnestyInternational Italia, Comitato per la riconversione RWM e il lavoro sostenibile, Fondazione Finanza Etica, Movimento dei Focolari Italia, Oxfam Italia, Rete della Pace e Save the Children Italia.

Ieri sembrava che l'arrivo a Genova dovesse avvenire sabato 18 maggio. Stando a quanto risulta oggi dai siti, che localizzano le varie navi (marinetraffic.com e vesselfinder.com), la Bahri Yanbu potrebbe presentarsi davanti al porto di Genova lunedì intorno alle 10.

La legge 185 del 1990 vieta esplicitamente di fornire armi a paesi in guerra. E la Costituzione italiana, con un'espressione nettissima, che non ha riscontri altrettanto forti in nessun passaggio della carta fondamentale, 'ripudia' la guerra.

Decennale la tradizione dei portuali genovesi contro la guerra: nel 1971, con lo storico console Agosti, boicottarono le navi statunitensi dirette in Vietnam. Altri porti in Europa hanno di recente rifiutato l'attracco alla Bahri Yanbu. Al momento non risulta ancora una richiesta di fermarsi nel nostro porto: dovesse arrivare, le autorità dovranno prendere una decisione.

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