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Cronaca

Natale con Sant'Egidio, oltre settemila persone ai pranzi solidali

Sono 40 i pasti organizzati in diversi punti della città dai volontari, tra cui anche la basilica dell'Annunziata, dove in mattinata è arrivato anche il cardinale Angelo Bagnasco

Sono oltre quaranta i pranzi serviti il 25 dicembre dalla Comunità di Sant’Egidio, che come ogni Natale, anche quest’anno ha allestito in vari punti della città tavolate cui prenderanno posto i meno fortunati. I pranzi sono serviti nella basilica dell’Annunziata, a Palazzo Ducale, sul terrazzo del Museo Galata, nei carceri di Marassi e Pontedecimo, nelle parrocchie delle periferie (Prà, Begato, Cornigliano, Sampierdarena) e in decine di istituti.

Questa mattina, alle 11, visita della ministra della Difesa, Roberta Pinotti, ai Magazzini del Cotone del Porto Antico: «Con i volontari della Comunità di Sant'Egidio di Genova impegnati nella preparazione del pranzo di Natale per anziani, famiglie, giovani richiedenti asilo e senzatetto. Auguri a tutti voi, specialmente a chi soffre e cerca un conforto». Alle 12,30, nella basilica dell’Annunziata, come da tradizione è arrivato il cardinale Angelo Bagnasco per gli auguri gli invitati.

Decine i giovani, italiani e immigrati, che partecipano all’iniziativa come volontari, insieme con i membri della Caritas e una delegazione di giovani musulmani francesi, come segno di dialogo e vicinanza. Sono presenti, oltre ai parroci delle due chiese coinvolte, anche l’Imam di Nizza.

Stando a quanto stimato dalla comunità di Sant’Egidio, sono attesi più di settemila ospiti ai pranzi, tra cui molti anziani, famiglie delle periferie, persone senza fissa dimora, malate o disabili, e più di duecento giovani richiedenti asilo ospitati nelle strutture di accoglienza genovesi: per tutti un posto a tavola, un pasto caldo e un regalo personalizzato per trascorrere il Natale in compagnia e sentirsi meno soli.

«Le tavolate che imbandiremo a Natale ci restituiscono un’immagine autentica della nostra città, così diversa da quella che, spesso, sentiamo raccontare in modo semplificato - è il commento di Andrea Chiappori, responsabile della Comunità di Sant’Egidio a Genova - Una città complessa, con molte difficoltà, ma anche molte risorse. Il Natale vissuto insieme forse non è la risposta a tutti i problemi, ma l’indicazione chiara di un processo da portare avanti tutto l’anno: quello dell’incontro e dell’inclusione».

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