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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Chiavari

Delitto Nada Cella, dna femminile ma non porta ad alcun profilo

Depositata la super perizia del genetista Giardina: impossibile trovare sul luogo del delitto profili biologici riconducibili all'unica indagata Annalucia Cecere. La procura potrebbe scegliere il processo indiziario

Nessuna svolta nell'omicidio di Nada Cella, la segretaria uccisa a 24 anni il 6 maggio del 1996 nello studio del commercialista Marco Soracco dove lavorava. Il dna femminile ma i reperti non sarebbero sufficienti per attribuirlo con certezza a qualcuno.

I risultati della perizia del genetista Emiliano Giardina stabiliscono soltanto che il dna è femminile ma i reperti non sarebbero sufficienti per attribuirlo con certezza a Annalucia Cecere, unica indagata per omicidio volontario.

Secondo Giardina che ha lavorato alla perizia per più di un anno, non è stato possibile trovare sul luogo del delitto profili biologici riconducibili all'indagata. Da un lato perché il dna dell'assassino non è completo dall'altro perché i reperti, nell'arco di 27 anni, non sarebbero stati correttamente conservati. 

La procura dovrà adesso decidere come procedere. Due le strade: l'archiviazione del fascicolo o il rinvio a giudizio di Annalucia Cecere, quello che al nono piano di palazzo di giustizia viene definito "un processo indiziario" che si baserà sul materiale investigativo raccolto in questi due anni di indagine dalla squadra mobile: interrogatori, intercettazioni telefoniche e ambientali. 

Il caso era stato riaperto dal pubblico ministero Cristina Dotto su imput della criminologa Antonella Pesce Delfino e dell'avvocata Sabrina Franzone, legale della madre di Nada, Silvana Smaniotto. Secondo la criminologa a uccidere la segretaria era stata Annalucia Cecere, ex insegnante che oggi ha 54 anni e da tempo si è trasferita in provincia di Cuneo, per gelosia: lei era innamorata di Soracco, voleva prendere il posto di Nada nello studio del professionista. Cecere era già stata indagata subito dopo il delitto: in casa sua erano stati trovati cinque bottoni simili a quello trovato sotto il corpo di Nada. Una testimone l'aveva vista andare via con il suo motorino la mattina del delitto dalla strada dell'ufficio di Soracco.

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